Rimasuglis e dintorni

Un impiegato pubblico della cittadina di Rimasuglis, più o meno incolore e piatto come tutta la categoria, si sta godendo le ferie come da contratto. Vorrebbe occuparsi del suo passatempo preferito, ovvero spiare gli altri senza essere visto, ma questa dignitosa attività viene turbata da una serie di individui che fantasticano di complotti mirabolanti e che vedono in lui l’unico antidoto allo scatenarsi di una presunta negatività. Man mano che passano i giorni, le settimane, sembra ormai certo che la cittadina di Rimasuglis sia minacciata da nefaste presenze. La tensione sale. Il pericolo si avvicina. Sembra pure che sia stata scelta una data precisa per dar corso al male. L’impiegato pubblico, che si rivela meno piatto e incolore del previsto, si divincola tra una ragazzina viziata, dei loschi cinesi, un aspirante papa, un venditore di pentole, un filosofo volante, degli animali superdotati, un ascensore parlante e via dicendo, per comprendere la portata del suo ruolo nella nemesi che incombe. E una volta capito che lui è indispensabile e appreso di un suo antenato che si è comportato con fierezza in una situazione simile in passato, procede serenamente verso l’appuntamento con il supposto nemico. Il tutto sullo sfondo di una cittadina abitata dai vivi ma anche dai morti, che pochi vedono e che testimoniano di un passato che non tornerà più.