19 settembre 1949, mio padre correva

Da Fiorino che ha fatto la Seconda guerra mondiale, spedito in Etiopia a presidiare l'Impero e suonava il pianoforte con una sfrenata passione per il jazz e Frank Sinatra; dalla Madama, bellissima donna sconvongente trionfo di carni e merletti, all'Argia, donna forte "magra come un bastone con un viso serio e rugoso". Tutto il mondo, quello che ruota attorno alle Due Case, dove l'asfalto si confondeva ancora con la prima nebbia che veniva su dai campi al mattino, riprende vita, colori e voce nel romanzo di Francesco Gentilini. Un romanzo che assomiglia a un racconto intorno al fuoco, per trasmettere, con l'incanto che è proprio solo degli occhi di un bambino tutta la magia delle storie di famiglia. Aldo che provò a volare e Giancarlo che in Lancia Ardea fece il salto del gran canale. E poi gli eventi che hanno reso unita e solida la famiglia:la seconda guerra mondiale e perchè le scarpe inglesi sono le migliori. Il dopoguerra e la ricerca di Francesco, il viaggio interminabile e avventuroso di una giovane coppia a bordo di una lambretta gialla da Modena a Caltagirone.