Marco Filoni

Alexandre Kojève è una delle figure più seducenti e intriganti del Novecento. Proveniente dalla borghesia commerciale russa (era nipote del pittore Vasilij Kandinskij), fu - a seconda dei punti di vista - un funzionario sin troppo zelante o un agente segreto infiltrato nell'alta burocr ...

Nel volume si articola un percorso che parte dal concetto di abitare la città nell'epoca dell'overturism considerato deteriorante per abitanti e visitatori di una città; per proseguire con il concetto di paura e prospettive della città assediata visto che stiamo alzando muri sia reali ...

Questo libro rivela una certa ossessione nel voler guardare le cose, come dire, da un lato inusuale. In fondo le librerie dovrebbero essere soltanto dei ripiani, il dizionario una lista di parole, l'ordine con cui si mettono i libri sugli scaffali qualcosa di normalmente personale, una ...

"Abbiate paura, noi faremo il resto". La massima di ogni regime autoritario che si rispetti sembra oggi risuonare, fragorosa, nelle nostre democratiche e libere società occidentali. Abbiamo sempre più paura: una paura antica, profonda, che ci assedia nelle nostre case, nelle strade del ...

"Noi uomini siamo abitatori d'immagini. Lo siamo sempre stati. Proiettiamo i nostri sogni sperando che questi si traducano in realtà. La storia dell'uomo è la storia della vita associata e del luogo dove questa si manifesta: la città. È perciò anche la storia di come l'uomo ha sognato ...

Alexandre Kojève (1902-1968), aristocratico russo rifugiatosi in Francia, entrò nell'amministrazione francese subito dopo la fine della guerra. Da quel momento dirà di aver tempo per la filosofia soltanto la domenica. E infatti "il filosofo della domenica" era il nome con il quale lo s ...