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Manga: i fumetti giapponesi da non perdere

Torniamo in Giappone per una selezione di manga imperdibili. Naruto, Akira, Tokyo Revengers, Demon Slayer: ecco i nostri consigli di lettura.

fumetti manga giapponesi

 

Manga è un termine piuttosto familiare anche per chi non è appassionato del Giappone. Nel Paese del Sol Levante, quasi chiunque li legge, a partire da studenti e studentesse di ogni età, fino ai salaryman di ritorno da una giornata di lavoro in azienda, ma questo prodotto sta trovando sempre più spazio anche sugli scaffali delle nostre librerie. I fumetti manga giapponesi appassionano un pubblico trasversale, tra cui spiccano, naturalmente, gli amanti della cultura nipponica, ma non solo. Spesso, il canale di contatto è l’anime, la loro trasposizione animata: è così che abbiamo conosciuto personaggi come Ken Shiro, Lady Oscar, Sailor Moon, Akira, Naruto e tantissimi altri. Nominarli tutti non sarebbe possibile, ma abbiamo pensato ad alcuni consigli di lettura dedicati al mondo dei manga: non soltanto titoli che possiamo considerare veri e propri classici, ma anche libri per scoprire il loro ruolo nella storia e nel Giappone contemporaneo. Partiamo proprio da questi ultimi.

 

Manga: fumetti giapponesi e libri per conoscere meglio questo universo

Il successo dei manga risale agli anni Cinquanta del Novecento. Il termine, che per noi indica in modo specifico i fumetti giapponesi, in Giappone si riferisce invece a tutti i fumetti. I manga sono raccolti su riviste specializzate, che contengono più storie serializzate: una di queste è “Weekly Shōnen Jump”, conosciuta anche come Shōnen Jump e dedicata soprattutto all’azione e all’avventura, su cui sono stati pubblicati, tra gli altri, “I cavalieri dello zodiaco”, “Le bizzarre avventure di JoJo”, “Death Note”, “My Hero Academia”, “Demon Slayer”. Le serie di successo diventano poi dei volumi monografici chiamati tankōbon. I manga sono rilegati a destra e si leggono, quindi, da destra verso sinistra: ciò vale anche per i libri, poiché, nell’editoria, il giapponese si scrive dall’alto verso il basso. Anche le versioni tradotte dei fumetti conservano questa caratteristica. 

 

Per addentrarci nell’argomento, il nostro primo consiglio di lettura è “I manga. Introduzione al fumetto giapponese” di Marco Pellitteri, un volume con cui potrai ripercorrere la storia di questo genere, comprenderne meglio le implicazioni culturali e sociali, anche al di fuori del Giappone. 

 

Prima di passare al secondo consiglio, dobbiamo introdurre un altro termine importante: otaku, che ha assunto nel tempo una connotazione diversa rispetto al suo originale significato (dimora o casa, letteralmente, preceduta da un suffisso onorifico). Con questa parola, infatti, ci si riferisce spesso all’ossessione per un argomento o una passione, in particolare per manga e videogiochi. Un Otaku è una persona che non ama le relazioni sociali e trascorre molto tempo a leggere e giocare al PC o alla consolle. 

 

Anche mio nonno era un otaku” di Kirio1984 è un altro libro dedicato al manga e a tutto ciò che dovresti sapere a riguardo, sia da appassionato che da neofita, realizzata dallo youtuber Maurizio Iorio (aka Kirio1984), grande conoscitore, fan e divulgatore di questa cultura.


 

fumetti manga giapponesi

 

Da mettere nella lista di letture c’è anche “Lo zen e il manga. L'arte contemporanea giapponese” di Fabriano Fabbri, che esplora l’arte contemporanea giapponese e i rimandi tra la tradizione e le spinte delle nuove generazioni, influenzate anche dalla cultura manga. 

 

Bene, dopo questo primo giro di ricognizione, è il momento di citare i “50 manga da leggere almeno una volta nella vita”. Il libro di Andrea Fiamma raccoglie i più importanti titoli della storia fumettistica giapponese: “Dragon Ball”, “Naruto”, “One-punch man”, “Sailor Moon”, “Ranma ½” e moltissimi altri. 

 

Manga: le categorie dei fumetti giapponesi

Se hai familiarità con i manga, sai già che ne esistono varie categorie, che indicano il tipo di pubblico a cui si rivolge un prodotto. Nei manga shonen, per esempio, troviamo storie per lettori adolescenti. Ne fanno parte “Alice in Borderland”, il cui protagonista si trova catapultato in un gioco di sopravvivenza a Borderland, luogo misterioso in cui sembra non essere rimasto nessuno tranne gli sfortunati partecipanti alle sanguinose sfide quotidiane; “Demon slayer. Kimetsu no yaiba.”, una saga dedicata al giovane Tanjiro, diventato cacciatore di demoni alla ricerca di un modo per far tornare umana sua sorella; “Cowboy Bebop", “Fullmetal Alchemist”, “Jujutsu Kaisen”, “Big bang mission!!! Super dragon ball heroes” e naturalmente “L'attacco dei giganti”, ambientato in un mondo in cui i Giganti hanno quasi causato l’estinzione degli esseri umani, e le popolazioni rimaste vivono in città fortificate da mura altissime. Argomenti e temi possono variare, ma di solito ruotano intorno all’avventura e all’azione, con diverse sfumature. Le categorie, infatti, non definiscono il genere

 

Viaggi nel tempo, gang giovanili violente e agguerrite, e una fidanzata da salvare sono gli ingredienti di “Tokyo revengers”, che ripropone il tema della seconda opportunità. Cosa faresti se potessi tornare indietro e frequentare di nuovo le scuole medie? Takemichi non ha dubbi, il suo obiettivo è impedire che la Tokyo Manji Gang diventi così potente, per evitare che alcune persone a lui care muoiano. La spirale di violenza, però, sembra difficile da arrestare, anche per chi può spostarsi sulla linea temporale.

 

Per gli appassionati di “One Piece”, serie storica lanciata nel 1997 che oggi conta già venti stagioni pubblicate, c’è il volume “One Piece. Celebration edition”, mentre il consiglio per chi non lo conosce è di recuperarlo in fretta: è il manga che finora ha venduto di più nel mondo. Un motivo dovrà esserci, no? Inoltre, sembra che l’autore Oda Eiichiro abbia davvero deciso di scrivere il finale della storia, già più volte annunciato. 

 


I manga shojo si rivolgono invece alle lettrici adolescenti. Un esempio per tutti è il noto “Pretty Guardian Sailor Moon”, la paladina della giustizia vestita alla marinara più famosa degli anni Novanta. Ci sono poi “Cardcaptor Sakura”, “I cortili del cuore”, “Nana”,  “Marmalade Boy”, conosciuto meglio con il titolo dato alla trasposizione anime, “Piccoli problemi di cuore”. Ancora, “Banana Fish”, il già citato “Lady Oscar”, “Ransie la strega”.

 

Un’altra categoria molto diffusa si chiama seinen e indica i titoli destinati a un pubblico adulto. Qui troviamo, per esempio, “La taverna di mezzanotte”, da cui è stata tratta la serie Netflix “Midnight Diner - Tokyo Stories”. In un piccolo locale di Shinjuku, a Tokyo, si intrecciano storie e ricordi di tutti gli avventori abituali e occasionali. Il cibo è protagonista anche in “La via del grembiule. Lo yakuza casalingo”: Tatsu, ormai sposato, decide di lasciare il mondo violento della yakuza per dedicarsi alla famiglia e occuparsi di tutte le faccende domestiche, compreso cucinare. Nel frattempo, però, deve fare i conti con la sua vecchia vita, che sembra non volerlo lasciare mai del tutto. 

 

Toriyama Akira, Ishida Sui, Oda Eiichiro e altri famosi mangaka

Abbiamo già accennato a Oda Eiichiro, creatore dell’universo di “One Piece” ed è giusto dedicare spazio anche ad altri mangaka, ovvero gli autori e le autrici dei fumetti giapponesi. Un nome da citare è sicuramente Toriyama Akira, al quale dobbiamo “Dr. Slump e Arale”, “Dragon Ball” e altre opere meno conosciute. 
 

Ricorderai, forse, il piccolo e solerte “Detective Conan”: bene, questo personaggio è nato dalla fantasia di Aoyama Gōshō. Il nome Ishida Sui, invece, potrebbe dirti qualcosa se sei hai desiderato, almeno una volta, di entrare nella caffetteria Anteiku. 

 

Certo, vivere in un mondo popolato di creature che si cibano degli esseri umani, pur essendo identici a loro nell’aspetto, è piuttosto inquietante, ma “Tokyo Ghoul” è un manga consigliato sia per la storia che per i temi che affronta. 

 

Inoue Takehiko è invece l’ideatore di “Slam Dunk”, fortunata serie sul mondo del basket che probabilmente non ha bisogno di presentazioni, visto il successo raggiunto.
Un altro autore molto conosciuto è Ōtomo Katsuhiro, per via del suo capolavoro “Akira”, un’opera ambientata in un futuro post-apocalittico, considerata fondamentale nel panorama del fumetto giapponese, ma influente anche fuori dai confini geografici.

 

Tra le mangaka, invece, ricordiamo Adachitoka, pseudonimo che in realtà cela entrambe le autrici (Adaki e Tokashiki) di “Noragami”; Katō Kazue, ideatrice di “Blue Exorcist” e CLAMP, il gruppo di scrittrici e sceneggiatrici che ha realizzato, tra gli altri, "Cardcaptor Sakura” e “Code Geass: Lelouch of the Rebellion”.

Ci piace immaginarti con la tua bella pila di manga di fianco, adesso, intento a divorare un volume dopo l’altro. Se però non hai ancora trovato l’ispirazione giusta, puoi cercarla tra i consigli dei librai.