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Libri che hanno ispirato grandi videogiochi

Scopri i grandi libri che hanno ispirato i videogiochi più amati, scritti da autori come Lovecraft, Bram Stoker e Tolkien: tra mostri, leggende e battaglie, le pagine prendono vita.

copertina articolo: libri che hanno ispirato grandi videogiochi

 

I libri e i videogiochi sono forme d’arte spesso considerate opposte e inconciliabili: il libro viene visto come uno strumento per acquisire cultura e pensiero critico, mentre i videogiochi sono considerati un modo per passare il tempo e divertirsi. In realtà, questi due media possono integrarsi e completarsi a vicenda. Se infatti i libri sono il modo migliore per raccontare una storia, lasciando al lettore una certa libertà d’immaginazione su luoghi, persone e cose, i videogiochi sono più interattivi e adatti a chi vuole controllare personalmente il protagonista. Musiche, grafiche e la possibilità di muoversi all’interno di un mondo completamente da scoprire sono alcuni dei fattori che rendono ancora più immersiva l’esperienza, dando vita nuova alle storie già meravigliose presenti sui libri. 

 

Perché se hai amato un libro dovresti giocare al videogioco (e viceversa)

Anche se raccontano la stessa storia, leggere un libro e giocare a un videogioco non sarà mai la stessa cosa, e difficilmente potrà sembrarti ripetitivo. Oltre a concentrarsi su aspetti diversi della stessa storia (il videogioco può dare più importanza all’azione o alle grafiche, per esempio), cambia anche il modo di raccontarla. I libri sono in grado di trasportarci in mondi immaginari e fantastici con la mente, ma i videogiochi ce li mettono sotto gli occhi. Giocando a un videogioco potresti concentrarti sul combattimento e sull’esplorazione, mentre nel libro potresti approfondire le relazioni tra personaggi, i motivi interiori che li muovono e le sfumature psicologiche dietro le loro scelte. 

 

I migliori libri che hanno ispirato dei videogiochi

Un libro, uno stile peculiare di un determinato autore possono dare vita a grandi videogiochi che ancora oggi vengono ricordati tra i classici. Vediamo adesso alcuni dei libri che hanno ispirato dei veri capolavori videoludici.

 

Libri classici e romanzi storici

I libri hanno radici profonde nella storia dell’umanità, con alcuni classici e romanzi storici che risalgono a secoli fa. I videogiochi hanno il potere di prendere quelle storie e renderle più vive che mai, adattandole a un nuovo mezzo. Vediamo alcuni dei videogiochi tratti da romanzi classici o storici.

 

“Divina Commedia” di Dante Alighieri

Una delle opere più famose al mondo, la “Divina Commedia” di Dante Alighieri, non poteva non dare vita a un videogioco. L’opera letteraria è divisa in tre cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e rappresenta il viaggio interiore compiuto da Dante alla ricerca di Dio. Si tratta di una grande allegoria che mette il lettore di fronte a un universo in cui i peccati sono categoricamente puniti nelle maniere più disparate, e i beati vengono illuminati dalla grazia di Dio. 

 

Dante’s Inferno” è liberamente ispirato alla prima cantica della commedia, l’Inferno. La trama dell’opera viene stravolta mantenendo alcuni punti principali come i protagonisti e la discesa negli Inferi: Dante è un veterano della Terza crociata che viene ucciso durante una delle crociate. Quando la Morte gli dice che lo aspetta la dannazione eterna, si ribella e la sconfigge, ottenendo così la sua falce che diventa l’arma principale del gioco. Successivamente Dante scopre che Lucifero ha rubato l’anima di Beatrice. Si lancia così alla ricerca della sua amata nell’Inferno, dove dovrà affrontare sfide e redimere i suoi peccati. Anche il videogioco, come l’opera originale, si apre in una selva oscura, dove Dante si sta cucendo sul petto una croce di seta.

 

“Pinocchio” di Carlo Collodi

Pinocchio” di Carlo Collodi è uno dei libri più letti e tradotti al mondo. Il suo successo ha portato alla nascita di cartoni, film e anche videogiochi basati proprio sulla storia del burattino di legno. La storia del burattino che vuole diventare un bambino vero grazie all’aiuto della Fata Turchina e del Grillo Parlante è famosissima, e non poteva non essere trasposta in un videogioco. 

 

Lies of P” appartiene al genere dei soulslike, videogiochi GDR (giochi di ruolo) in cui la trama è centellinata tramite descrizioni di oggetti e indizi ambientali, in cui il protagonista deve farsi strada nel mondo di gioco sconfiggendo i boss delle rispettive aree, salendo di livello e migliorando il proprio equipaggiamento. Dal genere dei soulslike “Lies of P” prende anche l’atmosfera cupa e misteriosa, per raccontare la storia di Pinocchio in modo completamente nuovo. La storia prende luogo a Krat, una città in cui i burattini venivano impiegati per svolgere qualunque attività quotidiana, fino all’arrivo della Frenesia, uno strano fenomeno per cui i burattini sono impazziti massacrando gli abitanti della città. Oltre a questo massacro, i cittadini erano già stati colpiti da una tremenda piaga, il Morbo pietrificante. È questo il mondo in cui si muove P, un burattino alla ricerca della sua umanità.

 

“Delitto e castigo” di Fëdor Michajloviič Dostoevskij

Delitto e castigo” di Fëdor Michajloviič Dostoevskij è uno dei libri più conosciuti dell’intera letteratura russa. Le vicende narrate vengono messe in moto da uno scisma interiore del protagonista, Raskol’nikov, il cui nome deriva proprio dal termine “raskol” (“раскол”), che significa appunto scisma. Egli è completamente dilaniato da un dubbio: vuole scoprire se appartiene alla cerchia degli uomini che egli definisce “superiori” o a quelli comuni. Per fare ciò, decide di commettere un omicidio. Al delitto segue un periodo febbrile in cui Raskol’nikov deve fare i conti con i suoi demoni interiori, con l’ansia costante di essere scoperto e con il desiderio quasi inconsapevole di riscattarsi. Ma a fargli più male è la consapevolezza di non essere speciale.


Gli stessi demoni combattuti da Raskol’nikov ritornano, in un certo senso, in “Silent Hill 2”. Nonostante la trama sia abbastanza diversa da quella del libro, il regista CGI Takayoshi Sato ha confermato che il gioco è una grande allegoria del libro. Questo perché a differenza del primo gioco, in Silent Hill 2 i mostri non sono reali, bensì la città prende i demoni interiori e i sensi di colpa di chi entra al suo interno per crearne delle manifestazioni. Il gioco, quindi, sembra rappresentare la lotta interiore di Raskol’nikov dopo l’omicidio, che deve fare i conti con i suoi demoni.

 

“Iliade” e “Odissea” di Omero

Omero ha donato alla storia della letterature due dei capolavori più apprezzati di tutti i tempi, l’”Iliade” e l’”Odissea”. L’”Iliade” narra gli ultimi giorni dell’assedio di Troia, concentrandosi sulla figura dell’eroe greco Achille. La storia inizia con un conflitto d’onore tra Achille e Agamennone e si sviluppa attraverso battaglie sanguinose, duelli memorabili, e interventi degli dèi. L’ira di Achille, la morte dell’amico Patroclo e il duello finale con Ettore sono i momenti centrali dell’opera, che rappresenta il destino, la gloria e la fragilità dell’uomo.


L’”Odissea” segue Ulisse (Odisseo) nel suo lungo e tortuoso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. Per dieci anni affronta creature mitologiche, tempeste, dèi ostili e tentazioni, tra cui il Ciclope Polifemo, le Sirene e la maga Circe. La sua astuzia lo guida fino a Itaca, dove riconquista il trono e la moglie Penelope. L’opera è un viaggio epico, ma anche interiore, fatto di nostalgia, ingegno e tenacia.


Questi due poemi hanno dato vita a film, serie TV, altri libri e videogiochi. I giochi più famosi sono God of War e Hades.

 

God of War” è una saga d’azione ispirata liberamente alla mitologia greca (e successivamente a quella norrena), che ruota attorno alla figura di Kratos, un guerriero spartano assetato di vendetta. Nei primi capitoli, Kratos affronta dèi e mostri dell’Olimpo dopo essere stato tradito da Ares, il dio della guerra. L’opera reinventa i miti classici, trasformandoli in un’epopea tragica e brutale: il Minotauro, Medusa, Ade e perfino Zeus diventano boss da affrontare in un crescendo epico.

 

Hades” è un videogioco roguelike ambientato nell’oltretomba della mitologia greca. Il protagonista è Zagreus, figlio del dio degli inferi Ade, che cerca disperatamente di fuggire dal regno dei morti per scoprire la verità sulla propria madre e sul suo passato. Ogni tentativo di fuga è una nuova run: Zagreus muore, si rialza e riprova, ricevendo doni dagli dèi dell’Olimpo che lo aiutano nel combattimento.

 

“Lo scimmiotto” di Wu Ch'Eng-En

Lo scimmiotto” di Wu Ch'Eng-En, conosciuto anche come “Viaggio in Occidente”, è uno dei più grandi romanzi classici della letteratura cinese. La storia si apre con la nascita dello Scimmiotto, una scimmia nata da un uovo di pietra che diventerà Re delle Scimmie e porterà scompiglio nel cosmo, causando fastidi agli esseri divini che abitano i cieli cinesi. Per farsi perdonare le sue malefatte, accompagnerà Tripitaka nel suo viaggio verso l’Occidente, ossia l’India. Questo viaggio, infatti, ha suscitato un grande interesse per secoli, ed è stato avvolto dal mistero e dalle leggende.


Il videogioco, chiamato “Black Myth: Wukong”, mantiene lo spirito dell’opera originale. Il giocatore, infatti, vestirà proprio i panni dello scimmiotto, chiamato Sun Wukong nel libro. Anche l’arma usata è basata sul romanzo, e consiste in un bastone che si estende e si ritrae durante il combattimento. Anche nel gioco è possibile usare incantesimi e magie, proprio come fa lo Scimmiotto del libro.

 

“Alamut” di Vladimir Bartol

Alamut” di Vladimir Bartol narra la storia di Halima e Thair, due giovani che vengono cresciuti e formati nella fortezza di Alamut, la casa degli Assassini. Qui vengono formati, Halima nelle arti erotiche e Tahir in quelle bellicose; a entrambi vengono impartite nozioni di filosofia e religione. Il loro addestramento, però, prevede anche la completa sottomissione al comandante della setta, per ottenere infine come ricompensa il Paradiso di cui Hasan possiede le chiavi. 


Il libro è una delle principali ispirazioni della saga di videogiochi “Assassin’s Creed”, specialmente del primo titolo. Il primo gioco (e non solo) gira intorno a Desmond Miles, un barista che viene rapito dall’Abstergo Industries. Dopo essere stato catturato viene inserito nell’Animus, un macchinario per la realtà aumentata che gli permette di tornare indietro nel tempo e rivivere la storia dei propri antenati. Nei panni dell’assassino Altaïr, gli verranno dati nove bersagli da eliminare, appartenenti tutti all’ordine dei Cavalieri templari, l’ordine antagonista della Confraternita degli Assassini.

 

“Cuore di tenebra” di Joseph Conrad

Un libro breve ma potentissimo, che ha segnato la letteratura del Novecento. “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad racconta il viaggio del capitano Marlow lungo un fiume africano in cerca di Kurtz, un misterioso commerciante d’avorio. Ma il viaggio è anche una discesa simbolica nella parte più oscura dell’animo umano, dove ogni certezza, civiltà, morale, razionalità, si sgretola. È uno di quei libri che hanno ispirato più di una generazione di artisti e di game designer.

 

Far Cry 2” ti mette nei panni di un mercenario mandato in una zona di guerra in un’Africa immaginaria. L’obiettivo è eliminare uno spietato trafficante d’armi chiamato “lo Sciacallo”. Ma più ci si addentra nella giungla e nella missione, più tutto si complica. Le alleanze si sfaldano, la bussola morale perde il nord. Il mondo di gioco è ostile, realistico, spietato. Il riferimento a “Cuore di tenebra” è evidente: anche qui il protagonista si ritrova isolato in una terra straniera, spinto sempre più vicino all’abisso.

 

All’apparenza è uno sparatutto come tanti. Ma “Spec Ops: The Line” fa qualcosa di diverso. Ambientato in una Dubai devastata da tempeste di sabbia, segue la missione di un’unità militare sulle tracce di un colonnello scomparso. Il suo nome è Konrad, e non è un caso. L’omaggio al romanzo di Conrad è diretto. Più il giocatore va avanti, più la storia diventa disturbante e carica di tensione morale. È un gioco che, come il libro, ti costringe a guardarti dentro. E a chiederti se davvero eri il buono.

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Libri fantasy e di fantascienza

Creature leggendarie, mondi oscuri e futuri distopici: i libri fantasy e sci-fi hanno ispirato numerosi videogiochi, e sembrano essere la fonte di ispirazione perfetta, con i poteri dei personaggi e le ambientazioni fantastiche.

 

“Harry Potter” di J. K. Rowling

Un franchise famoso come quella di “Harry Potter”, ideata dall’autrice J. K. Rowling, non poteva non dare vita a numerosi videogiochi, alcuni più fedeli e altri ispirati dalle storie del giovane mago. Se ancora non hai letto la saga originale, è il momento giusto per iniziare a recuperare tutti i volumi: 


Il gioco più recente ispirato al mondo di Harry Potter è “Hogwarts Legacy”, ambientato verso la fine dell’Ottocento, molto prima degli eventi narrati nei libri. Il giocatore può immedesimarsi in uno studente del quinto anno alla scuola di magia di Hogwarts, fedelmente riprodotta e completamente esplorabile, per seguire le lezioni e sventare le trame malvagie che si celano all’interno e all’esterno della scuola. Nonostante sia ambientato nel passato, sono presenti gli antenati di alcuni dei personaggi più famosi della saga originale. Insomma, se hai sempre sognato di frequentare la scuola di Hogwarts, questa è la tua occasione!

 

“The Witcher” di Andrzej Sapkowski

Il titolo dell’opera di Andrzej Sapkowski, “The Witcher”, fa riferimento ai cosiddetti Witcher, ossia degli abili combattenti che uccidono le creature che tormentano i villaggi e le strade, come orchi, elfi oscuri, demoni, mostri di ogni tipo, grazie alla loro eccellente capacità di combattimento. Si tratta di esseri geneticamente modificati tramite l’alchimia, la magia e dure prove fisiche, che li rendono estremamente forti e in grado di usare anche magie rudimentali, chiamate “Segni”. Geralt, uno dei Witcher più forti di sempre, è in fuga da potentissimi cavalieri misteriosi che gli danno la caccia. Scappare non sarà facile: Geralt è ferito e non può fare altro che chiedere rifugio a Nenneke, una potente guaritrice. Se questo sarà sufficiente a salvarlo, però, è tutto da scoprire.

 

I capitoli della saga sono:


La storia di Geralt viene ripresa anche nei videogiochi, di cui il terzo capitolo, “The Witcher 3: Wild Hunt”, è il più noto e recente, considerato tra i più bei videogiochi di sempre. Oltre a poter usare una vasta quantità di armi, il gioco consente di utilizzare i Segni magici per uccidere i mostri che popolano il mondo. Il gioco è pieno di missioni secondarie e contratti, che aggiungono vitalità e profondità alla storia principale. Nel videogioco Geralt, insieme alla sua vecchia amante, la potente strega Yennefer, si mette sulle tracce di Ciri, una ragazzina che nasconde doti straordinarie e che è stata rapita dalla Caccia Selvaggia.

 

“Il signore degli anelli” di John R. R. Tolkien

Il signore degli anelli” di John R. R. Tolkien è una delle saghe più amate, e sin dalla sua uscita ha appassionato lettori di fantasy di tutto il mondo. A renderla così speciale è l’attenzione ai dettagli che l’autore ha dedicato all’opera, creando un universo completo, inventando le strutture linguistiche e grammaticali delle lingue parlate nel mondo narrativo e costruendo una vera e propria mitologia. La storia inizia quando nelle placide terre della Contea arriva Gandalf, uno stregone molto potente che chiede a Frodo, uno hobbit, di partire per un’avventura a Mordor. Qui dovrà arrivare in cima al Monte Fato e gettare nelle fiamme l’Anello del Potere forgiato da Celebrimbor, che rischia di finire nelle mani del malvagio Sauron.


I libri della saga sono:


I videogiochi basati su questa saga sono “La Terra di Mezzo: L’ombra di Mordor” e il suo seguito “La Terra di Mezzo: L’ombra della guerra”. In entrambi i giochi, il protagonista è Talion, personaggio non presente nei libri, che mentre cerca di scappare dall’armata di Sauron, viene ucciso con la moglie e il figlio. Prima di morire, però, un Elfo spettrale (che si scoprirà essere proprio Celebrimbor) gli rivela che la morte lo ha esiliato, e che quindi è costretto a vivere tra il mondo dei vivi e quello spettrale, indissolubilmente legato a lui, finché non avrà trovato la Mano Nera che lo ha maledetto. Inizia così la loro avventura contro Sauron e i suoi seguaci, ambientata molto tempo prima degli eventi della saga originale.

 

"Le cronache di Narnia” di Clive S. Lewis

Le cronache di Narnia” di Clive S. Lewis è uno dei libri fantasy più amati al mondo, e ha cresciuto generazioni di bambini. Le storie dei fratelli Pevensie che, tramite un vecchio armadio, entrano nel mondo di Narnia continuano ad affascinare, non solo tramite i libri da cui sono nati ma anche tramite dei videogiochi, ispirati sia ai film che ai libri.


La trama di “Le cronache di Narnia” è molto fedele a quella originale: la Strega Bianca ha fatto arrivare un interminabile inverno a Narnia, e i quattro bambini devono sconfiggerla insieme al leone Aslan. Il gioco permette di giocare nei panni dei quattro protagonisti, passando da un personaggio all’altro in qualunque momento, e utilizzando le abilità speciali di ciascun personaggio. Il mondo è popolato di creature mitologiche come orchi, ciclopi, minotauri e lupi mannari.


I giochi sono in totale tre, proprio come i film omonimi.

 

“La bussola d’oro” di Philip Pullman

La bussola d’oro” il primo libro della trilogia “Queste oscure materie” di Philip Pullman. La storia segue Lyra, una giovane ragazza che vive ad Oxford, a Londra, in un universo diverso dal nostro, in cui c’è un continente chiamato Nuova Francia e degli giganteschi orsi controllano l’Artico. Anche gli umani sono diversi: ognuno di loro ha un daimon, ossia una parte della loro anima che, nel mondo di Lyra, è fisicamente manifesta. In altri mondi essi possono essere nascosti e invisibili. A dare avvio alla trama è la caduta della Polvere sul mondo, una strana sostanza di cui non si sa nulla, se non che si deposita sulle persone. 


Il videogioco, chiamato “La bussola d’oro”, segue la stessa trama del primo libro, e racconta le avventure di Lyra e della sua preziosa bussola d’oro, in realtà un aletiometro, strumento dalle misteriose proprietà. Anche questo videogioco, come quello delle Cronache di Narnia, è basato sia sul film che sul libro.

 

“Spiderwick” di Holly Black e Tony Diterlizzi

Spiderwick”, scritto da Holly Black e illustrato da Tony Diterlizzi, racconta dell’arrivo dei fratelli Grace e la madre nella villa del loro defunto zio, Arthur Spiderwick. In questa casa, Jared trova un libro che testimonia dell’esistenza di creature magiche come elfi, fate, orchi e goblin malvagi guidati dall’orco Mulgarath. Grazie alla guida, Jared inizia a scoprire sempre più cose sul mondo magico, che è tuttavia in pericolo proprio a causa di Mulgarath, che vuole mettere le mani sulla guida e dominare tutte le creature magiche. Ad aiutare i fratelli ci sarà il folletto di casa, Giangoccetto.


Il videogioco “Spiderwick - Le cronache” è una riproduzione fedele del film basato sul libro, e vede come protagonisti proprio i tre fratelli Jared, Simon e Mallory. Nel corso del gioco sarà necessario comandare i tre fratelli, principalmente Jared, per uccidere gli orchi e proteggere la casa e il libro. Ci sono anche diverse sequenze in cui si utilizzerà il personaggio di Giangoccetto, per completare missioni e andare avanti con la storia principale. Il videogioco è arricchito da una dinamica inedita: è possibile catturare gli spiritelli e disegnarli sulla guida per ottenere brevemente i loro poteri. Ogni spiritello ha un potere unico da usare e scoprire.

 

“Metro 2033” di Dmitry Glukhovsky

Ambientato nel 2033, “Metro 2033” di Dmitry Glukhovsky ipotizza un possibile mondo futuro devastato da una guerra nucleare. Le radiazioni sono così forti che non è possibile muoversi nelle città, e l’unica possibilità che l’umanità ha di sopravvivere è rimanere sottoterra, nella rete metropolitana di Mosca. Le stazioni sono state riorganizzate per essere delle vere e proprie città-Stato, con le proprie idee e religioni. Al di fuori ci sono delle creature mutate dalla radiazione che non possono più essere considerate umane, e che sono i nuovi abitanti di un pianeta diventato arido e deserto.


Lo stesso scenario post-apocalittico lo troviamo nel videogioco "Metro 2033”. Il protagonista è Artyom, a cui viene affidato l’importante compito di consegnare un messaggio alla stazione più grande, Polis. I giocatori dovranno affrontare il mondo pieno di creature create dalle terribili mutazioni genetiche, banditi e criminali di ogni sorta. 

 

“Picnic sul ciglio della strada” di Arkadij e Boris Strugatskij

Picnic sul ciglio della strada” è uno dei romanzi più famosi dei fratelli Arkadij e Boris Strugatskij, la cui fama è aumentata anche grazie al videogioco che ha ispirato. Il romanzo si apre a Marmont, una cittadina industriale. A renderla speciale è la presenza, lì vicino, di una delle sei Zone presenti al mondo. Si tratta di luoghi regolarmente visitati dagli extraterrestri. Proprio a causa di questo via vai, nelle Zone è possibile osservare fenomeni paranormali e trovare oggetti dalle strane proprietà, lasciati indietro dagli alieni durante il loro transito, come se avessero fatto un picnic sul ciglio della strada lasciandosi indietro avanzi. Proprio per questa situazione, a Marmont nasce la professione di “stalker”, ossia degli individui che entrano nella Zona alla ricerca di oggetti da rivendere.


Il videogioco “S.T.A.L.K.E.R.” è liberamente ispirato al film tratto dal libro, ma nonostante sia poco fedele alla trama originale ne mantiene comunque le caratteristiche principali. L’area di gioco è una Zona di 30 km nelle vicinanze di Chernobyl, a seguito del disastro nucleare. Nonostante la Zona sia controllata dall’esercito, che impedisce l’accesso, alcuni si stanziano lo stesso al suo interno, per cercare oggetti da depredare e approfittare della situazione. Si tratta proprio degli S.T.A.L.K.E.R., che nel gioco è un acronimo per Scavengers, Trespassers, Adventurers, Loners, Killers, Explorers, Robbers.

 

Libri horror e di mistero

Tra ombre, culti oscuri e follia, i libri horror e di mistero sono la base ideale per videogiochi che inquietano e affascinano. Una paura amplificata da musiche e grafiche che accompagnano e travolgono i giocatori.

 

“Tutti i romanzi e i racconti” di Howard P. Lovecraft

Alcuni autori sono famosi per una singola opera, altri hanno costruito un universo narrativo così vasto e interconnesso da incarnare un intero genere. “Tutti i romanzi e i racconti” racchiude tutti gli scritti di Howard P. Lovecraft, e leggerli d’un fiato è il modo migliore per apprezzarli nella loro interezza. Qui si aprono tutti gli universi orridi e fantastici creati dalla sua penna, che invitano il lettore a scavare dentro se stesso per ritrovare gli stessi mostri presenti nelle pagine. Si tratta di storie in cui la realtà si mescola con la fantasia, e dove ogni mostruosità può prendere vita sotto una forma fisica e spesso terrificante.


L’universo lovecraftiano viene ripreso e reinterpretato nel GDR “Bloodborne”, ambientato nella città gotica di Yharnam. Qui il cacciatore inizia la sua notte di caccia, per uccidere gli abitanti che si sono ormai tramutati in belve a causa di un terribile morbo. Andando avanti nella sua esplorazione, però, incontra i cosiddetti Grandi Esseri, che ricordano i Grandi Antichi presenti nei libri di Lovecraft. Si tratta di figure cosmiche dalle formi particolari e tentacolari, che richiamano sia fisicamente che concettualmente proprio quei mostri descritti dallo scrittore. Proprio come avviene spesso nei suoi libri, la ricerca della verità è pericolosa, e può portare alla rovina. Una delle meccaniche del gioco, infatti, prevede che più Punti Intuizione si accumulano, più si diventa vulnerabili alla Follia. 

 

“Il richiamo di Cthulhu” di Howard P. Lovecraft

Cercando una delle opere più importanti di Lovecraft, non possiamo ignorare “Il richiamo di Cthulhu”. Alla misteriosa morte del professor Angell, il suo pronipote Wayland Thurston riceve uno scrigno con dentro un bassorilievo in argilla, dei ritagli di giornale e un manoscritto dedicato a una strana entità, Cthulhu. Wayland segue le tracce lasciate dallo zio e arriva in un’isola sconosciuta, dove scopre l’esistenza di una figura tentacolare che somiglia a un polpo gigante e che abita le profondità del mare.


Il videogioco “Call of Cthulhu” invece si apre con il detective Jack Walters che viene convocato a risolvere una rivolta in una casa padronale di Boston, dove si trova il culto “Fellowship of the Yith”. Il capo di questo culto vuole parlare con il detective, e gli mostra uno strano oggetto che apre un portale, da cui escono degli esseri strani che lo fanno impazzire e rinchiudere in un manicomio. 

 

“Dracula” di Bram Stoker

Dracula” di Bram Stoker è considerato uno dei primi romanzi ad approfondire la figura del vampiro, e a portare in scena il personaggio del Conte Dracula. Si tratta di un romanzo epistolare, in quanto ogni capitolo è scritto sotto forma di lettere, appunti e note dei personaggi. L’avvocato inglese Jonathan Harker si reca in Transilvania, nel castello del Conte Dracula, per assisterlo nella risoluzione di alcune questioni legali prima del suo trasferimento in Inghilterra. Il conte, infatti, desidera lasciare la Transilvania perché stanco di quelle terre così superstiziose e legate al passato, e aspira a vivere in un mondo più avanzato e progressista. Già dalla prima notte nel castello, però, Jonathan si rende conto che qualcosa non torna, e che il conte non è un essere umano. Nel mentre, anche la sua fidanzata Mina, che è rimasta a casa, inizia a notare strani accadimenti intorno a sé. 


Esistono numerosi videogiochi che prendono diretta ispirazione dal Dracula di Bram Stoker, tuttavia sono perlopiù titoli molto vecchi. Una delle migliori trasposizioni in videogioco del vampiro è “Vampyr”, che racconta la storia di Jonathan, un medico che viene trasformato in vampiro assetato di sangue nella Londra dell’influenza spagnola, dopo la Prima Guerra Mondiale. Inizia così la nuova vita di Jonathan, che dovrà tenere a bada la sua sete di sangue se vuole preservare la sua umanità. Nonostante il gioco non racconti la storia di Dracula, l’ispirazione è evidente, a partire dall’ambientazione nella città di Londra fino alle abilità e alle leggende vampiresche.

 

Libri e videogiochi parlano linguaggi diversi, ma condividono lo stesso obiettivo: raccontare storie che lasciano il segno. Entrambi permettono di immergersi in mondi costruiti con cura, vivere emozioni autentiche e, a volte, scoprire qualcosa in più su se stessi. Ora non ti resta che scegliere la tua prossima avventura!