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Halloween: i libri horror più paurosi, per tutte le età

L’horror è uno dei generi più amati da adulti e ragazzi. E allora quale miglior periodo se non l’autunno e la festa di Halloween per scoprire alcuni dei titoli da non perdere.

 

Da sempre l’uomo ha paura di ciò che conosce e soprattutto di ciò che non conosce. La paura è un’emozione innata, spontanea, spesso legata a un istinto di autoconservazione: quello che ci spaventa è ciò da cui, molto probabilmente, dovremmo stare alla larga. Eppure ci sono fenomeni o situazioni raccapriccianti, capaci di esercitare un fascino magnetico, di respingere e attirare allo stesso tempo. È quello che avviene, ad esempio, con le storie di streghe e fantasmi, di zombie e lupi mannari, di misteri diabolici e manifestazioni soprannaturali: per quanto siano macabre e mostruose, ad alcuni di noi piacciono, e anche molto! 
Non è un caso, infatti, che la letteratura dell’orrore sia tra i generi storicamente più apprezzati e prolifici, e che i libri horror riescano a conquistare da sempre lettori di tutte le età. E allora quale miglior periodo se non l’arrivo dell’autunno e della famosa festa di Halloween per scoprire (o riscoprire) alcuni dei tratti distintivi del genere e i titoli da non perdere?

 

Letteratura horror: i maestri del genere

 

Prima di tutto, un po’ di storia. Forse vi stupirà sapere che l’Italia, pur non essendo la patria natìa dell’horror, ha dato un grande contributo alla letteratura del terrore, fin dalle sue inglesissime origini. Il padre del genere è considerato infatti Horace Walpole (1717-1797) che con il suo "Il castello di Otranto" del 1764, inaugura ufficialmente la stagione dei romanzi gotici. Il titolo non lascia dubbi circa l’ambientazione - un diroccato castello medievale pugliese - e la trama ruota attorno a una serie di misteriosi delitti in cui umano e sovrumano si intrecciano.
 

Il libro fu un successo e si inserì perfettamente nel contesto del cosiddetto Gothic revival, il movimento culturale “neogotico” che, a partire dalla metà del XVIII secolo - complice lo stesso Walpole, investì letteratura e arti figurative (architettura in primis) di una spinta nostalgica nei confronti di un Medioevo percepito come cavalleresco, sentimentale, cupo e, soprattutto, sublime. 

 

Una reazione romantica al razionalismo dell’Illuminismo che era destinata a durare a lungo e a favorire soprattutto gli autori, e le autrici, capaci di mescolare sapientemente realismo storico e occulto in forme sempre più originali, caratteristiche che, nel corso del tempo, hanno reso celebri anche molti capolavori fantasy, come il classico “Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer Bradley.

Tra questi pionieri del genere gotico vanno ricordati ad esempio Matthew Gregory Lewis (1775-1818) e il suo “Il monaco”, storia di un religioso violento e malvagio; l’audace Ann Radcliffe, felice penna di Romanzo siciliano, “I misteri di Udolpho” eL'italiano, o il confessionale dei penitenti neri; e ancora Clara Reeve che nel 1777 scrisse “Il vecchio barone inglese”, oggi annoverato a buon diritto tra i classici del gotico, e fonte di ispirazione per un’altra portavoce di questa nuova categoria di romanzi: Mary Shelley (1797-1851). 
 

 

Libri Horror che hanno fatto scuola nell’Ottocento

 

È nell’Ottocento che la letteratura gotica si consolida e si addentra ulteriormente nei meandri delle angosce umane, preludio di altri generi che dall’horror prenderanno le distanze per guadagnare dignità propria. “Frankenstein” (1816) di Mary Shelley è uno di questi: nato per gioco durante un soggiorno dei coniugi Shelley presso la tenuta di Lord Byron, rimane uno dei racconti dell’orrore più terrificanti di sempre. Entrato nell’immaginario collettivo anche grazie a famose trasposizioni cinematografiche più o meno fedeli nel contenuto e nei toni (non ultima l’irresistibile versione comica di Mel Brooks, “Frankenstein Junior”, del 1974), il romanzo di Shelley rappresenta di fatto anche uno dei primi esemplari di letteratura fantascientifica, in cui componente orrorifica e pseudo-scientifica si mescolano insieme.


 

 

Maledetto, infelice, morto prematuramente e in circostanze poco chiare, Edgar Allan Poe (1809-1849) è considerato l’anticipatore dell’evoluzione che porterà dalla letteratura gotica a quella horror nel Novecento, nonché precursore del genere poliziesco poi iniziato da Arthur Conan Doyle. È con Poe e con i suoi foschi “Racconti dell’incubo e del terrore” (1845) che il lettore abbandona il panico derivato da agenti puramente esterni, per concentrarsi invece sul pericolo della perdizione interiore.

 

Ma è con “Dracula” di Bram Stoker (1847-1912) che si chiude, nel 1897, la stagione del romanzo gotico e si apre quella della letteratura horror novecentesca e contemporanea. Come “Frankenstein”, anche il Vampiro più famoso della letteratura di ogni età è stato recuperato a più riprese da cineasti e scrittori successivi: l’ultimo dei quali discendente dell’autore: Dacre Stoker. Insieme al romanziere J.D.Barker, Stoker ha di recente raccontato i fatti biografici più salienti della vita del suo antenato che, con i vampiri, avrebbe contratto un debito non da poco...

 

Il Novecento di Lovecraft, King e il Cinema

 

Il debito di Howard Phillips Lovecraft (1890-1937) nei confronti di Poe e della letteratura gotica è innegabile, eppure questo saggista e scrittore statunitense ha saputo portare il filone horror oltre i confini del mondo terreno. Con genio visionario, l’autore de Il richiamo di Cthulhu (1928) dà vita a un ciclo di racconti in cui il mostruoso assume la forma di una divinità cosmica, che influenza e governa le tenebre terrestri e i loro abissi. Con “Kadath”, invece, conosciamo una dimensione ancora nuova, quella onirica, in cui l’essere umano si trova ad affrontare fenomeni strazianti e invincibili. 

 

Ultimo, ma non certo per importanza, il Re dei libri horror della storia recente: Stephen King. Dato alle stampe nel 1977, il suo Shining è il best seller (e film di successo, firmato nientemeno che da Stanley Kubrick) che ha terrorizzato intere generazioni di lettori, nonché uno dei capisaldi dell’orrore e del thriller di paura, anche per via del ritmo serrato della scrittura di King. Un tratto che si trova in tutte le pubblicazioni dell’autore, compreso l’altrettanto famoso It. Chi si appresta a queste letture sia avvisato: non c’è peggior abisso della follia umana!  

 

L’Italia, lo dicevamo all’inizio, ha dato un grande contributo al genere horror. E questo non vale solo per le ambientazioni delle prime Gothic stories. È infatti impossibile parlare di letteratura (e cinema) del terrore senza nominare Dario Argento, cosiderato il Maestro del Brivido italiano non a caso. L’anno è sempre il 1977 e la pellicola che vi consigliamo di recuperare, soprattutto se avete in previsione una serata a base di classici dell’orrore per la notte di Halloween, è “Suspiria”: streghe, malvagità e pazzia insieme, che promettono di tenervi svegli a lungo. 

 

Gli ingredienti dei migliori libri horror per ragazzi e adulti

 

Se è la prima volta che vi avvicinate alle letture horror, meglio sapere esattamente a cosa state andando incontro. Come spiega bene l'Enciclopedia Treccani, infatti, la parola horror viene dritta dritta dall’inglese e identifica le “storie che mozzano il fiato”. Per capire meglio cosa può indurre un tale stato di sospensione, occorre riprendere una delle parole che abbiamo già usato per definire il genere: “sublime”. 
Nella sua Storia della Letteratura inglese, il critico letterario e saggista Mario Praz cita un passo dedicato proprio a questa particolare sensazione: “Dove cessa la grazia pura, comincia la maestà del sublime, composto di pena, di piacere, di grazia, di deformità così commiste, che la mente non sa più che nome dargli, se pena o piacere”. 

 

Ecco allora la lista degli ingredienti che, insieme o da soli, possono essere trovati all’interno dei libri horror per ragazzi o adulti:

 

  • Streghe e Stregoni. Creature perlopiù malvagie che governano la magia nera e dominano gli esseri umani grazie a incantesimi e infidi stratagemmi.  
  • Vampiri. Si nutrono di sangue umano, temono la luce del giorno e non tollerano l’aglio: a metà tra uomini e pipistrelli, abitano spesso in castelli diroccati, non solo in Transilvania. 
  • Zombie. Detti anche Morti Viventi, riemergono indesiderati dalle tombe e hanno fame di vita e carne umana che spesso  serve loro per moltiplicarsi.
  • Fantasmi. Guidati dal demonio o da qualche altra sinistra e incontrollabile forza, gli spettri sono soliti infestare vecchie case e antri bui, pronti a commettere ogni più macabra efferatezza appena cala l’oscurità.

 

Quello che cambia, di volta in volta, è il linguaggio utilizzato o la costruzione narrativa (non sempre queste creature sono cattive in senso stretto, come dimostrano libri come Mortina e l’amico fantasmadi Barbara Cantini) ma la paura di certo non manca mai. Cimiteri, castelli e simili sono lo sfondo perfetto e Halloween la festa ideale in cui dare vita a queste storie che, in alcuni casi, possono letteralmente essere vissute, oltre che lette. 

E per i più piccoli, ci pensa l’irresistibile Geronimo Stilton con i suoi Halloween...che fifa felina!e Storie più brividose per Halloween a tingere di note stregate le serate autunnali.

 

In cerca di idee di libri e film dell’orrore? 
Ecco alcuni titoli per brividi a fior di pelle!  

 

Per bambini e ragazzi