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Donne in primo piano: libri che celebrano storie femminili da ogni angolo del mondo

Da Ipazia alle eroine silenziose e sconosciute, ecco i nostri consigli sulle letture dedicate alle donne, per raccontarne l’impegno e le sfide quotidiane, il coraggio, le lotte, le conquiste.

libri che parlano di donne

Racconti di vita quotidiana, di piccole e grandi imprese, di fughe e ribellioni: i libri che parlano di donne lo fanno in molti modi diversi, fermando sulla carta le emozioni, i sogni, il dolore di persone realmente vissute o di personaggi fittizi, e consegnando alla memoria storie che parlano un linguaggio universale. Tra i consigli di lettura, troverai opere che esplorano in profondità le esperienze femminili, le lotte sostenute, le vittorie ottenute e l'impatto delle donne nella società. Romanzi e opere autobiografiche che diventano fonte di ispirazione per chiunque, a prescindere dal genere.

 

Libri che parlano di donne: voci che raccontano e ispirano

Donne che hanno infranto le convenzioni sociali, che non si sono arrese, che hanno scelto di parlare anche quando veniva loro imposto di tacere. Le donne, spesso, sono state lasciate indietro, anche in letteratura: tra le grandi scrittrici della storia, infatti, troviamo anche nomi sconosciuti o dimenticati di autrici di grande valore che oggi, pian piano, vengono riscoperte. 

 

Il nostro percorso di lettura dedicato all’universo femminile si snoda attraverso titoli che rendono omaggio a figure storiche, ma anche a persone comuni, sconosciute, che possono, però, influenzare e motivare le generazioni future.
 

“Grande meraviglia” di Viola Ardone

Marianna e Teresa sono due sorelle che vivono in un paesino del Sud Italia, nel 1964. La prima è forte, determinata, e non condivide la mentalità ristretta di quel luogo, mentre la seconda subisce le pressioni di una società ancora troppo conservatrice. “Grande Meraviglia” di Viola Ardone racconta il loro percorso di crescita e di ricerca, in un romanzo di formazione [link all’articolo] che parla di legami e di amore con originalità, ferocia e bellezza.

 

“Il cognome delle donne” di Aurora Tamigio

Tre generazioni di donne italiane raccontano la condizione femminile e le sue evoluzioni, nella Sicilia del Novecento. “Il cognome delle donne” di Aurora Tamigio ha per protagoniste Rosa, Selma, Patrizia, Lavinia e Marinella: la loro vicenda, che inizia nei primi anni del Ventesimo secolo, si intreccia con quella di altri personaggi che popolano il romanzo, seguendo il legame che unisce la nonna alla madre e alle tre nipoti.

 

“La portalettere” di Francesca Giannone

Il lavoro di portalettere non si addice a una donna: è quello che pensano quasi tutti gli abitanti di Lizzanello, borgo salentino che vive con timore e sospetto l’arrivo di Anna, trasferitasi dal nord per vivere con suo marito Carlo, che è invece originario del luogo. La protagonista del romanzo “La portalettere” di Francesca Giannone è decisa a non piegarsi e a non lasciare che la mentalità ristretta del paese influenzi le sue scelte: ecco perché, nel 1935, partecipa a un concorso delle Poste. Diventa così la prima portalettere di Lizzanello, attirando su di sé gli sguardi contrariati sia delle altre donne che degli uomini. 

 

“L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio 

Si svolge in Abruzzo, in provincia di Pescara, il libro “L'età fragile”, scritto da Donatella Di Pietrantonio dopo la calorosa accoglienza dei precedenti “L’arminuta” (vincitore del Premio Campiello 2021) e “Borgo Sud”. La voce narrante è quella di Lucia, figlia di un uomo dal carattere duro, che però le vuole molto bene. Nel passato di lei c’è un evento traumatico, che ha cercato in ogni modo di dimenticare. Quando sua figlia Amanda rientra da Milano, dove si era trasferita per studiare, Lucia capisce che anche a lei è successo qualcosa. Lo legge nello sguardo della ragazza, nei suoi gesti, nei suoi silenzi. Mentre cerca con ogni mezzo di proteggerla, si rende conto che dovrà affrontare il suo passato e il segreto che porta con sé da troppo tempo. 

 

“Ragazze perbene” di Olga Campofreda

Clara e Rossella sono cugine originarie di Caserta. Dopo l’infanzia e l’adolescenza trascorse insieme, le loro strade si dividono: una si trasferisce a Londra, in un tentativo di fuga dalla realtà immobile, perbenista e tranquilla, mentre l’altra resta in città. L’imminente matrimonio di Rossella riporta Clara in Italia, dando il via a una serie di eventi, compresa la scomparsa della futura sposa. “Ragazze perbene” di Olga Campofreda è un romanzo che non teme di svelare ciò che le persone accantonano, chiudono in un cassetto o in un armadio, sperando che non ne esca mai più. Un libro che parla di come le vite delle persone “perbene” si somiglino tutte, e di come nascondano altre vite parallele, ma è anche la storia di una ribellione, di una tensione verso nuovi percorsi ancora tutti da tracciare. 

 

“Le otto vite di una centenaria senza nome” di Mirinae Lee

Una protagonista unica, una donna enigmatica, che ha visto cambiare più volte il mondo sotto i suoi occhi: è Mook Miran, ha quasi cento anni e vive in una casa di riposo, ma la sua storia è tutt’altro che scontata. Inizia a raccontarsi quasi per caso, perché una dipendente della residenza chiede a tutti gli anziani di trovare tre parole per descrivere se stessi. Mook ne trova sette, invece: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante, madre. Ognuna descrive un pezzo della sua vicenda personale, un pezzo di ciò che è stata, del ruolo che ha assunto. “Le otto vite di una centenaria senza nome” di Mirinae Lee è un romanzo affascinante, diretto, che non fa sconti, ma è anche un mistero, un puzzle da ricomporre per conoscerne la protagonista.

 

“La straniera” di Claudia Durastanti

Procedendo per luoghi geografici, in modo asincrono, Claudia Durastanti costruisce un romanzo biografico e autobiografico che racconta di emigrazioni, ritorni e altre emigrazioni. Brooklyn, la Basilicata, Roma, Londra sono tappe di un unico viaggio, che inizia molto prima della nascita della protagonista, quando i suoi nonni lasciano l’Italia per New York. Un’esistenza che disorienta, a volte, che porta a sentirsi in tutti i luoghi e in nessuno di essi, che colloca nella dimensione e nella condizione esplicitate dal titolo: “La straniera”.

 

“In nome di Ipazia. Riflessioni sul destino femminile” di Dacia Maraini 

Attraverso la storia di Ipazia, astronoma del V secolo d.C., Dacia Maraini scandaglia il passato e il presente per raccontare le donne e la loro lotta per i diritti, in tutto il mondo. Donne sole o abbandonate, donne osteggiate per il loro desiderio di libertà, donne che non hanno chinato la testa di fronte alla violenza di un regime, o che hanno denunciato quella degli uomini con cui condividevano le mura domestiche. “In nome di Ipazia. Riflessioni sul destino femminile” è un libro carico di passione, che ricorda quanta strada ci sia ancora da percorrere e quanto sia necessario ribellarsi per una società più rispettosa, libera da stereotipi e violenze.

 

Il tema affrontato da Dacia Maraini è presente in molte altre opere, libri sulle donne e sulle loro conquiste che offrono una prospettiva storica a riguardo, attraverso la narrazione, e parlano di femminismo e femminismi. I nostri consigli di lettura terminano qui, ma ti lasciamo in buona compagnia: ecco la selezione dei librai.