Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

Libri premiati! I libri indimenticabili che hanno vinto il Premio Strega

Scopriamo tutti i libri che finora hanno vinto il Premio Strega e i vincitori dello Strega Giovani e dello Strega Europeo 2025.

Per gli appassionati di letteratura, la parola “dozzina” fa subito pensare ai libri candidati al Premio Strega, il più prestigioso del nostro paese. Sono infatti 12 i titoli che si contendono questo riconoscimento. Istituito durante il secondo dopoguerra, è diventato negli anni un punto di riferimento e ha contribuito alla fama di alcuni tra i più grandi romanzi italiani del Novecento e dei primi anni Duemila. Tra gli autori dei libri che hanno vinto il Premio Strega, infatti, troviamo Ennio Flaiano, che si aggiudicò la prima edizione con “Il tempo di uccidere”, Elsa Morante con “L’isola di Arturo”, Cesare Pavese e Alberto Moravia, Natalia Ginzburg e il suo “Lessico famigliare”, Dacia Maraini, Umberto Eco e tanti altri. 

 

L’edizione 2025 si è conclusa con la premiazione del 3 luglio: il Premio Strega 2025 è andato a “L’anniversario” di Andrea Bajani, che ha ricevuto 194 voti.

 

Premio Strega 2025: vince “L’anniversario” di Andrea Bajani

Giovedì 3 luglio si è svolta la serata conclusiva di premiazione della LXXIX edizione, ospitata, come di consueto, dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma) e trasmessa in diretta televisiva.

Andrea D’Angelo, vicepresidente di Strega Alberti Benevento, ha premiato “L’anniversario” di Andrea Bajani.

Autore di romanzi come “Il libro delle case” (Premio Campiello 2021), Bajani questa volta racconta la storia di un ragazzo che ha avuto la forza di mettere una pietra sul suo passato, allontanandosi dalla sua famiglia che per anni gli ha fatto passare una vita terribile, tra una madre sconfitta e abbattuta e un padre autocratico che la tiene prigioniera insieme ai figli. Sorprende la forza del protagonista nell’abbandonare tutto ciò che lo ha ferito, chiudendo con un passato in cui non poteva restare.

 

In ordine di voti ricevuti, troviamo poi “Perduto è questo mare” di Elisabetta Rasy (133 voti), nella Napoli degli anni Cinquanta. Il romanzo è un viaggio nella memoria alla scoperta della propria identità. La protagonista, infatti, viene portata via dalla città e dal padre, lasciando quest’ultimo a crogiolarsi nella solitudine. A risvegliare la memoria del padre, ormai quasi del tutto dimenticato, è la morte dello scrittore napoletano Raffaele La Capria, suo grande amico. Tramite le vite, diverse ma accomunate da segreti e dolori dei due uomini, la ragazza riscopre se stessa e il suo passato.

 

Quello che so di te” di Nadia Terranova (117 voti), un romanzo profondamente autobiografico. La protagonista di questa storia sa che non può permettersi di impazzire, non con una figlia appena nata da accudire. La follia, però, è una tematica ricorrente nella sua famiglia, un’eredità lasciata dalla bisnonna Venera, che fu internata nel manicomio di Messina. Per fare luce sulla stessa follia che la minaccia, la protagonista deve interrogare il passato della sua famiglia, superando le bugie e le storie che sono state raccontate per avvicinarsi alla verità.

 

Altro finalista è “Chiudo la porta e urlo” di Paolo Nori (103 voti), che ha come protagonista Raffaello Baldini, un poeta che in pochi ricordano. Le sue poesie, scritte nel dialetto di Sant’Arcangelo di Romagna ma tradotte in italiano dall’autore stesso con delle note, narrano di un mondo pieno di storie e personaggi. Con gli occhi di Baldini, Paolo Nori stesso può osservare la realtà e trasformarla, grazie a una poesia in grado di restituire il senso stesso della vita.

 

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” di Michele Ruol (99 voti) ci mostra cosa può succedere a delle vite dopo un incidente, come anche le cose più insignificanti possano sconvolgerle. Libro già vincitore del premio Giuseppe Berto e del premio Fondazione Megamark, descrive tutto il dolore che può causare per i genitori la perdita di entrambi i figli.


 

Il Premio Strega Giovani e altri premi

Il Premio Strega Giovani viene assegnato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni che provengono da oltre 100 scuole secondarie superiori (italiane ed estere). Quest’anno il libro più votato è, anche per il Premio Strega Giovani, “L’anniversario” di Andrea Bajani
 

Il giorno dell'ape” di Paul Murray si aggiudica l’edizione 2025 - la dodicesima - del Premio Strega Europeo, riconoscimento che va a opere in lingua straniera tradotte in italiano. Il romanzo, tradotto da Tommaso Pincio, è il ritratto di una famiglia in difficoltà, che cerca di andare avanti e di rialzarsi in qualche modo. Figli che vogliono scappare e smettere di studiare, genitori che invece di reagire si chiudono nelle loro convinzioni. “Il giorno dell’ape” indaga con un forte umorismo ciò che può portare una famiglia come tante a diventare una famiglia problematica.

 

I tre premi della nona edizione dello Strega Ragazze e Ragazzi sono andati invece a “Orso e Uccellina. Il picnic e altre storie” di Jarvis (categoria 6-7 anni), “Rim e le parole liberate” di Maddalena Vaglio Tanet (categoria 8-10 anni) e “Motel Calivista, buongiorno!” di Kelly Yang (categoria 11-13 anni).

 

Infine hanno vinto quest’anno Yeonju Choi con “Gatto Mo e gli amici del bosco” (categoria “Libro d’esordio”) e Ole Könnecke e Nikolaus Heidelbach con “Niente draghi per Celeste” (categoria “Narrazione per immagini”).


 

Premio Strega: quando è nato e com’è assegnato

Sul finire degli anni Quaranta, con i ricordi della Seconda guerra mondiale ancora vividi e presenti, l’Italia aveva bisogno di guardare al futuro. Gli eventi recenti pesavano anche sulla cultura, e l’idea del Premio Strega nasce proprio dalla volontà di unirsi, di agire e di avere un orizzonte sul quale proiettare le aspettative: nel 1944, la scrittrice Maria Bellonci e Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del liquore Strega, iniziano a riunirsi con intellettuali, artisti e chiunque desideri uno spazio franco di discussione e incontro. L’abitudine prosegue anche al termine del conflitto e porta, nel 1947, alla nascita del Premio Strega. Il gruppo, chiamato “Gli amici della Domenica”, si consolida e man mano si ingrandisce. Rappresenta, ancora oggi, la giuria che assegna questo riconoscimento. 

 

Il regolamento è rimasto quasi identico a quello originale: si tratta di un premio annuale, destinato a un libro di narrativa scritto in lingua italiana e pubblicato nella prima edizione tra l’1 marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso. Non sono le case editrici o gli autori a segnalare i titoli, ma “Gli Amici della Domenica” li scelgono tramite una votazione che porta a una prima selezione di dodici opere, che si riducono poi a cinque finalisti. La cerimonia di assegnazione si svolge il primo giovedì del mese di luglio

 

Premio Strega: i libri vincitori di tutte le edizioni e i consigli di lettura 

Settantanove libri premiati, sessantasei scrittori e tredici scrittrici: questi i numeri del Premio Strega fino a oggi, se consideriamo soltanto il riconoscimento più importante. Esistono, infatti, anche una giuria Giovani, una per le traduzioni in italiano di autori e autrici di tutta Europa (Premio Strega Europeo) e una per il Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

Adesso, però, entriamo nel vivo e partiamo con i nostri consigli di lettura.

 

Il primo vincitore del Premio Strega: “Tempo di uccidere” di Ennio Flaiano

Tempo di uccidere” di Ennio Flaiano è il primo libro vincitore del Premio Strega, nell’edizione del 1947. È l’unico romanzo dell’autore, che vanta invece una cospicua produzione di altri testi, come diari, saggi, raccolte epistolari. Il libro è ambientato durante l’invasione italiana dell'Etiopia, alla quale partecipò lo stesso Flaiano, come sottotenente. Il romanzo mescola atmosfere surreali e oniriche alla narrazione di una violenza tanto più orribile quando, a volte, gratuita.

 

I libri che hanno vinto il Premio Strega fino al 1960

Tra i libri premiati fino al 1960, troviamo opere dei più grandi scrittori del Novecento italiano. Nomi come Cesare Pavese, Alberto Moravia, Elsa Morante: ad aggiudicarsi lo Strega del 1957 è proprio “L’isola di Arturo”, romanzo di esplorazione e di formazione della scrittrice romana. Due anni dopo, il premio andrà a un altro classico intramontabile, “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Un ritratto letterario della fine di un’epoca, quella borbonica, di un’isola e di una nazione intera in cui “tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”, come afferma Tancredi nel romanzo. Seguono i titoli vincitori elencati per anno:

Libri Premio Strega
  • 1948: Vincenzo Cardarelli, “Villa Tarantola”
  • 1949: Giovanni Battista Angioletti, “La memoria”
  • 1950: Cesare Pavese, “La bella estate”
  • 1951: Corrado Alvaro, “Quasi una vita”
  • 1952: Alberto Moravia, “I racconti”
  • 1953: Massimo Bontempelli, “L’amante fedele”
  • 1954: Mario Soldati, “Le lettere da Capri”
  • 1955: Giovanni Comisso, “Un gatto attraversa la strada”
  • 1956: Giorgio Bassani, “Cinque storie ferraresi”
  • 1957: Elsa Morante, “L’isola di Arturo”
  • 1958: Dino Buzzati, “Sessanta racconti”
  • 1959: Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Il Gattopardo”
  • 1960: Carlo Cassola, “La ragazza di Bube”


I libri che hanno vinto il Premio Strega dal 1961 al 1980

  • 1961: Raffaele La Capria, “Ferito a morte”
  • 1962: Mario Tobino, “Il clandestino”
  • 1963: Natalia Ginzburg, “Lessico famigliare”
  • 1964: Giovanni Arpino, “L’ombra delle colline”
  • 1965: Paolo Volponi, “La macchina mondiale”
  • 1966: Michele Prisco, “Una spirale di nebbia”
  • 1967: Anna Maria Ortese, “Poveri e semplici”
  • 1968: Alberto Bevilacqua, “L’occhio del gatto”
  • 1969: Lalla Romano, “Le parole tra noi leggere”
  • 1970: Guido Piovene, “Le stelle fredde”
  • 1971: Raffaele Brignetti, “La spiaggia d’oro”
  • 1972: Giuseppe Dessì, “Paese d’ombre”
  • 1973: Manlio Cancogni, “Allegri, gioventù”
  • 1974: Guglielmo Petroni, “La morte del fiume”
  • 1975: Tommaso Landolfi, “A caso”
  • 1976: Fausta Cialente, “Le quattro ragazze Wieselberger”
  • 1977: Fulvio Tomizza, “La miglior vita”
  • 1978: Ferdinando Camon, “Un altare per la madre”
  • 1979: Primo Levi, “La chiave a stella”
  • 1980: Vittorio Gorresio, “La vita ingenua”

 

I libri che hanno vinto il Premio Strega dal 1981 al 2000

Il 1980 segna l’uscita di uno dei romanzi italiani più conosciuti anche fuori dal nostro Paese: “Il nome della rosa” di Umberto Eco, che si aggiudica anche il Premio Strega l’anno seguente. Oltre a conquistare i lettori di tutto il mondo, il libro ha ispirato anche alcuni film, di cui il più famoso è quello con Sean Connery nei panni del protagonista Guglielmo da Baskerville, diretto da Jean-Jacques Annaud. 

 

Nel 1986 a vincere è “Rinascimento privato” di Maria Bellonci, un'opera sospesa tra romanzo e biografia, che racconta la vita di Isabella d’Este, moglie di Francesco Gonzaga e duchessa di Mantova. 

 

È ambientato nel Seicento il libro vincitore del Premio Strega 1990: “La chimera” di Sebastiano Vassalli, che ricostruisce la vicenda di Antonia, una trovatella che va a vivere con due contadini in un piccolo borgo a sud del Monte Rosa. Una ragazza dalla bellezza e dall’intelligenza che per alcuni sono frutto del demonio, e che porterà scompiglio nel piccolo abitato. 

libri premio Strega
  • 1981 Umberto Eco, “Il nome della rosa”
  • 1982 Goffredo Parise, “Sillabario n.2”
  • 1983 Mario Pomilio, “Il Natale del 1833”
  • 1984 Pietro Citati, “Tolstoj”
  • 1985 Carlo Sgorlon, “L’armata dei fiumi perduti”
  • 1986 Maria Bellonci, “Rinascimento privato
  • 1987 Stanislao Nievo,”Le isole del paradiso"
  • 1988 Gesualdo Bufalino, “Le menzogne della notte”
  • 1989 Giuseppe Pontiggia, “La grande sera”
  • 1990 Sebastiano Vassalli, “La chimera”
  • 1991 Paolo Volponi, “La strada per Roma”
  • 1992 Vincenzo Consolo, “Nottetempo, casa per casa”
  • 1993 Domenico Rea, “Ninfa plebea”
  • 1994 Giorgio Montefoschi, “La casa del padre”
  • 1995 Mariateresa Di Lascia, “Passaggio in ombra”
  • 1996 Alessandro Barbero, “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo”
  • 1997 Claudio Magris, “Microcosmi”
  • 1998 Enzo Siciliano, “I bei momenti”
  • 1999 Dacia Maraini, “Buio”
  • 2000 Ernesto Ferrero, “N.”

 

I libri che hanno vinto il Premio Strega dal 2001 al 2010

Margaret Mazzantini si aggiudica il Premio Strega 2002 con “Non ti muovere”, una storia che comincia con un incidente in motorino e mette a nudo la difficoltà di amare e i segreti che Timoteo, il padre della ragazza coinvolta nell’incidente, racconta proprio alla figlia, nell’attesa che apra di nuovo gli occhi. Dal romanzo, Sergio Castellitto ha realizzato un film omonimo. 

 

Anche il Premio Strega 2006 è approdato sui grandi schermi, per la regia di Nanni Moretti: si tratta di “Caos Calmo” di Sandro Veronesi.La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, vincitore nel 2008, è stato invece diretto da Saverio Costanzo. 
 

  • 2001: Domenico Starnone, “Via Gemito”
  • 2002: Margaret Mazzantini, “Non ti muovere”
  • 2003: Melania Gaia Mazzucco, “Vita”
  • 2004: Ugo Riccarelli, “Il dolore perfetto”
  • 2005: Maurizio Maggiani, “Il viaggiatore notturno”
  • 2006: Sandro Veronesi, “Caos Calmo”
  • 2007: Niccolò Ammaniti, “Come Dio comanda”
  • 2008: Paolo Giordano, “La solitudine dei numeri primi”
  • 2009: Tiziano Scarpa, “Stabat Mater”
  • 2010: Antonio Pennacchi, “Canale Mussolini”
     

I libri che hanno vinto il Premio Strega dal 2011 in poi

Il romanzo di Paolo Cognetti Le otto montagne”, vincitore del Premio Strega 2017, ci trasporta sulle montagne, tra valli e pascoli, esplorazioni e camminate che Pietro fa con suo padre, e che lo portano, insieme all’amicizia con Bruno, a scoprire se stesso e a diventare grande. Il legame profondo con la montagna sarà alla base di tutte le sue scelte future. 

 

M. Il figlio del secolo” di Antonio Scurati si aggiudica lo Strega 2019, un romanzo potente che riprende fatti ed eventi storici che riguardano la vita di Benito Mussolini, costruendo una narrazione che fa luce, per la prima volta, su uno dei personaggi italiani più controversi e su un periodo oscuro della nostra storia. 
 

Il vincitore del Premio Strega 2021, è invece “Due vitedi Emanuele Trevi, racconto di due esistenze che si sono spente troppo presto, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, entrambi scrittori e amici dell’autore. Nel 2022, invece, si è classificato primo “Spatriatidi Mario Desiati, che ha come protagonisti Claudia e Francesco, due giovani che hanno lasciato l’Italia per cercare altrove il senso della vita, delle relazioni, delle amicizie, e provare a venire a patti con loro stessi.

 

  • 2011: Edoardo Nesi, “Storia della mia gente” (Bompiani)
  • 2012: Alessandro Piperno, “Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi” (Mondadori)
  • 2013: Walter Siti, “Resistere non serve a niente” (Rizzoli)
  • 2014: Francesco Piccolo, “Il desiderio di essere come tutti” (Einaudi)
  • 2015: Nicola Lagioia, “La ferocia” (Einaudi)
  • 2016: Edoardo Albinati, “La scuola cattolica” (Rizzoli)
  • 2017: Paolo Cognetti, “Le otto montagne” (Einaudi)
  • 2018. Helena Janeczek, “La ragazza con la Leica” (Guanda)
  • 2019: Antonio Scurati, “M. Il figlio del secolo” (Bompiani)
  • 2020: Sandro Veronesi, “Il colibrì” (La Nave di Teseo)
  • 2021: Emanuele Trevi, “Due vite” (Neri Pozza)
  • 2022: Mario Desiati, "Spatriati" (Einaudi)
  • 2023: Ada D'Adamo, "Come d'aria" (Elliot)
  • 2024: Donatella Di Pietrantonio, “L’età fragile” (Einaudi).
     

Quali titoli avevi già letto, tra quelli consigliati? C’è anche il vincitore 2025?