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L'Indice dei libri del mese - Librerie.coop

L'Indice dei libri del mese

di
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Dettagli
EDITORE L'Indice
EAN 9770393390002
CATEGORIA Critica e storia della letteratura

Descrizione

L’arrivo di novembre non ci porta l’inverno del nostro scontento qui all’“Indice”: dopo tanto lavoro, è infatti disponibile l’intero archivio della rivista immerso in un sito tutto rinnovato. Pur non gonfiandoci mai il petto, siamo davvero orgogliosi, in questo caso, di potere offrire a chi ci segue un materiale tanto vasto, variegato e imprevedibile, segno di una storia ancora vivace e tutt’altro che autoriferita. Sul valore straordinario degli archivi, rimandiamo alla lunga recensione di Giulia Baselica al libro di Irina Scherbakova (Le mani di mio padre, Mimesis) fondatrice nel 1989 della prima esperienza di Memorial, che parte proprio da una vecchia valigia di cuoio ereditata dal nonno, la quale schiude una storia di resistenza e censure davvero emblematica. Una vita offesa da censure, estradizione e tentavi di imbavagliamento è quella dello scrittore algerino Kamel Daoud la cui ultima fatica è stata tradotta dalla Nave di Teseo con il titolo Urì. Santina Mobiglia ne traccia un profilo vertiginoso, all’insegna della sempre combattuta indipendenza di pensiero dalla volontà dominatrice francese. La voce dello storico del Mediterraneo Lorenzo Kamel, sollecitato in una lunga intervista dal direttore Massimo Vallerani, sulla scorta del suo ultimo saggio uscito per Einaudi dal semplice titolo Israele-Palestina, ci spiega e decostruisce molte delle teorie che sono circolate da parte israeliana e identifica, senza discussioni di sorta, l’indipendenza anche territoriale del popolo palestinese. Nessuno meglio del poeta Mahmoud Darwish, nato in un villaggio dell’Alta Galilea e vissuto in esilio, cui l’editoria italiana è tornata a prestare attenzione (gli editori sono Portatori d’acque, Crocetti, Edizioni degli animali e Lorusso) ha saputo restituire la complessità e l’universalità del dolore di uomini e donne in “stato di assedio”. L’intervento di Fatima Sai ripercorre i suoi ultimi scritti, richiamando l’arguzia e malinconia di Darwish quando scriveva “le case muoiono se chi le abita va via”. E lo abbiamo visto.