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Le origini della giustizia. Perché desideriamo che vinca il più giusto e non il più forte
€ 24,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Il Mulino |
EAN | 9788815392312 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Economia, finanza e marketing Diritto Filosofia Scienze sociali Storia |
COLLANA / SERIE | Le vie della civiltà |
LINGUA | ita |
Descrizione
Scritto da un giurista, questo libro incrocia i risultati di diverse scienze sociali per indagare le origini profonde dell'umano senso di giustizia. Se è difficile stabilire con esattezza il momento in cui gli esseri umani hanno concepito il processo, è un fatto che la creazione di un luogo terzo per la risoluzione di conflitti si rinviene a diverse latitudini e in diversi contesti culturali. L'ipotesi sostenuta dall'autore è che il processo possa essere compreso come risposta evolutiva, come l'esito di un istinto di sopravvivenza naturale che si rinviene già presso i primati. Tutti i processi arcaici - l'antico processo egiziano, il sumero/babilonese, l'ebraico, l'indiano, il cinese, il greco-romano - sembrano infatti accomunati da una richiesta senza tempo: e cioè che a vincere non sia il più forte, ma il più giusto. Una riflessione che getta nuova luce sulla ragion d'essere originaria delle garanzie processuali odierne e dei diritti che oggi chiamiamo fondamentali.