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Descrizione
"Ultimo dei romani e primo degli scolastici". Così Lorenzo Valla definì Severino Boezio. Se l'alto medioevo ha attinto ai suoi commenti e traduzioni - non meno che al suo capolavoro La consolazione della filosofia - i frammenti più preziosi del sapere filosofico antico, il xii secolo fu, secondo la fortunata formula di Marie-Dominique Chenu, una vera e propria "età boeziana". Insieme al ritorno in Occidente del corpus aristotelicum, infatti, si deve ai testi di Boezio la formazione teologico-filosofica dei medievali, condotta con il rigore della scienza e i princìpi della logica. In questo studio, che risale al 1990 ma che divenne subito un instant classic, come scrive Renato de Filippis nell'introduzione, Lluch-Baixauli offre (agli studiosi e agli studenti, come al lettore occasionale e appassionato) sia gli strumenti per una comprensione complessiva degli intensi dibattiti teologici fra tarda antichità e alto medioevo, sia le coordinate fondamentali del pensiero boeziano e del contesto in cui il filosofo romano si muoveva. "Boezio. La ragione teologica" esce qui in edizione rinnovata, arricchita dalla nuova e aggiornata introduzione di Renato de Filippis, tra i maggiori studiosi del pensiero di Boezio, che rilegge le scelte storiografiche di Lluch-Baixauli e traccia un bilancio delle fortune del testo nel quadro delle ricerche più recenti.