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            Schegge di luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien
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                    Dettagli
| FORMATO | Brossura | 
| EDITORE | Marietti 1820 | 
| EAN | 9788821185656 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2007 | 
| CATEGORIA | 
                                    
                                        Critica e storia della letteratura | 
                            
| LINGUA | ita | 
Descrizione
                Cos'è il linguaggio, qual è la sua origine e il suo rapporto con il mito? E, ancora, che ruolo ha la lingua nell'opera di Tolkien, perché l'autore del Signore degli Anelli considera l'uomo una "luce riflessa" capace di sub-creare mondi immaginari tramite le parole? Come ci dice la Flieger in questo volume "le parole sono espressione del mito, incarnazioni di concetti mitici e di una visione mitica del mondo. La lingua ai suoi inizi non faceva alcuna distinzione tra il significato letterale di una parola e quello metaforico, come invece accade ora [...]. Qualsiasi tipo di espressione era letterale e dava direttamente voce alla percezione dei fenomeni ed alla partecipazione intuitiva e mitica ad essi da parte dell'umanità". È a partire da questa teoria della parola e del mito (originariamente proposta da un altro Inkling, Owen Barfield) che Verlyn Flieger in Schegge di Luce elabora un'affascinante interpretazione dell'opera tolkienana, che la critica considera, assieme a La Via alla Terra di Mezzo di Tom Shippey (Marietti 2005) un testo imprescindibile per chiunque voglia cogliere in tutta la sua ricchezza il senso profondo del "legendarium" di Tolkien.