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Cannabis. Credevo fosse droga
€ 14,00
Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | Effetto |
| EAN | 9788832195088 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2020 |
| CATEGORIA |
Criminologia |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Già a partire dal sottotitolo, che racchiude in tre parole tutta l'assurdità di decenni di condanna e messa al bando della Cannabis, ci si rende conto che questo è un piccolo libro "necessario". Piccolo nelle dimensioni, ma non negli intenti; necessario perché affronta lucidamente tutti i pregiudizi morali e ideologici che ostacolano la coltivazione, la diffusione e l'uso della canapa, smontandoli a uno a uno con una narrazione che mescola abilmente la cronaca delle esperienze personali dell'autore con i fatti storici e scientifici; il tutto corredato da studi approfonditi e da una serie di dati statistici inoppugnabili e verificabili. Flavio Passi mette a nudo tutta l'ipocrisia e gli errori di valutazione sociali e politici che ancora oggi rendono molto complicato il libero uso della Cannabis a scopi ricreativi e terapeutici, lasciando che il suo commercio clandestino continui a foraggiare il mercato dello spaccio e tutta la rete criminale che ci gira intorno. E soprattutto ce la presenta semplicemente per quello che è: una pianta officinale buona, utile e ingiustamente demonizzata.