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Il razzismo prima del razzismo
€ 9,50
Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | Castelvecchi |
| TRADUTTORI | M. De Pascale |
| EAN | 9788832823158 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2018 |
| CATEGORIA |
Filosofia |
| COLLANA / SERIE | Etcetera |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Gennaio 1944: in Europa infuria la Seconda Guerra Mondiale quando viene pubblicato questo saggio in cui Arendt riflette sulle tappe che hanno portato all'ideologia razzista del Terzo Reich. Figli di quello stesso Illuminismo a cui dobbiamo la «Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo», i semi del pensiero razzista trovarono terreno fertile in alcuni aristocratici francesi preoccupati, all'indomani della Rivoluzione, di individuare i motivi storici della loro superiorità sulle masse del Terzo Stato. Il quadro si allarga poi alla Gran Bretagna e alla Prussia fino al «Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane» del conte di Gobineau. L'affermarsi della superiorità dell'individuo, una lettura distorta del darwinismo e la politica imperialista delle potenze europee fra Otto e Novecento sono gli altri tasselli che la Arendt compone per spiegare il pensiero razzista.