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            Quel braccio alzato. Storia del saluto «romano»
    
    € 20,00
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                    Dettagli
| FORMATO | Brossura | 
| EDITORE | Castelvecchi | 
| EAN | 9788832905144 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2024 | 
| CATEGORIA | Attualità e politica Storia | 
| COLLANA / SERIE | Le Polene | 
| LINGUA | ita | 
Descrizione
                La storia del saluto romano è, in realtà, la storia di un saluto che romano non è. Le sue origini risalgono alla rinascita della tradizione greco-latina in epoca neoclassica, di cui il dipinto di Jacques-Louis David, dove tre Orazi romani giurano con determinazione mostrando il loro braccio destro teso, è l'esempio più celebre. Secoli dopo, in un impeto antiborghese, Mussolini ordina di abbandonare la tradizionale stretta di mano a favore del saluto a braccio teso. Un gesto che da quel momento attraversa le piazze e scuote le folle, non solo italiane. Massimo Arcangeli ricostruisce la storia del saluto fascista analizzando la simbologia e la politica linguistico-culturale del Ventennio, comparandole con quelle della dittatura nazista. Una storia che, tra aquile, parate e camicie nere, non è mai stata dimenticata dai militanti di estrema destra oggi al potere, tornati a rialzare prepotentemente la testa, e il braccio.
            
        