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Immagini della fede
€ 20,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Primiceri Editore |
EAN | 9788833003740 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Filosofia Religioni |
COLLANA / SERIE | Biblioteca filosofica |
LINGUA | ita |
Descrizione
Parafrasando le parole utilizzate dallo storico delle idee Paolo Rossi Monti per la presentazione di un suo celebre libro del 1977 sulle "Immagini della scienza", si può dire che immagini della fede cristiana sono state sempre presenti nelle culture elitarie, in forme di sottoculture o controculture ad esse non necessariamente contrapposte o antitetiche sotto l'aspetto contenutistico-valoriale, negli stili cognitivi e comportamentali del comune modo di sentire o senso comune. Le immagini della fede rinviano ad un insieme di pensieri, riflessioni e affermazioni sulla natura, sul significato, sui compiti della fede, sull'essenza della fede e quindi anche su ciò che di fatto essa è o di regola dovrebbe essere, sulla funzione che essa assolve o dovrebbe assolvere nella vita del singolo e della collettività, sull'influenza che essa esercita nella vita e nella storia dei popoli. La costruzione di un'immagine o di determinate immagini della fede non è, peraltro, esclusiva opera di teologi o uomini di Chiesa, ma il portato di una molto più ampia cultura comunitaria o collettiva all'interno della quale filosofi, politici, letterati e artisti, artigiani e operai di diversi mestieri, nonché non di rado ingenti masse di popolo, operano mentalmente e/o praticamente con un impegno qualitativo differenziato ma non inferiore a quello di ecclesiastici, chierici e servitori di Dio. Naturalmente, l'immagine e l'immaginare presuppongono l'esistenza di ciò che debba costituirne l'oggetto, di qualcosa di originario che venga ad essere rappresentato o sia da rappresentare, per cui tra l'attività rappresentativa e l'oggetto o gli oggetti rappresentati o da rappresentare, vale a dire i contenuti della fede singolarmente e complessivamente percepiti, sussiste pur sempre uno scarto maggiore o minore o, più semplicemente, una diversità interpretativa più o meno ampia, in conseguenza degli orizzonti esperienziali ed esistenziali di appartenenza di ogni singolo cultore della fede ma, non di rado, anche in conseguenza di erronee ma deliberate opzioni etico-intellettuali che possono portare ad elaborare immagini gratuite o arbitrarie della fede stessa.