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«Photovoice» con bambine e bambini. Un approccio per ascolti sensibili e dialoghi multimodali
€ 21,00
Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | Franco Angeli |
| EAN | 9788835173595 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
| CATEGORIA |
Pedagogia e discipline educative |
| COLLANA / SERIE | Educazione e politiche della bellezza |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Il volume propone una riflessione teorico-metodologica sul photovoice quale approccio partecipativo e multimodale, capace di promuovere processi di ascolto delle bambine e dei bambini nei contesti educativi e scolastici. Nato nell'ambito della ricerca-azione partecipativa, il photovoice viene qui esplorato e declinato nella sua valenza pedagogica, come strumento volto a valorizzare la soggettività infantile, favorendo l'espressione attraverso processi di documentazione e co-costruzione della conoscenza. A partire da un impianto teorico intrecciato all'esperienza empirica, il testo indaga il potenziale partecipativo e trasformativo del photovoice come metodologia in grado di ridurre le barriere comunicative e sostenere l'agency di bambine e bambini. La fotografia è valorizzata non solo come linguaggio visivo, ma anche come mezzo artistico-espressivo, capace di accogliere forme comunicative eterogenee, che proprio per questa sua natura diventa strumento evocativo e stimolo dialogico capace di favorire riflessioni collettive e partecipazione attiva nei processi educativi. In un'ottica multimodale, che intreccia immagini e parole, il photovoice amplia le possibilità comunicative, restituendo legittimità a linguaggi molteplici e soggettivi. Il volume, inoltre, sottolinea l'importanza di predisporre contesti educativi fondati su un'etica della cura, sulla negoziazione dei ruoli e sull'ascolto attivo delle voci di ciascuna e ciascuno, dove l'adulto è il facilitatore di processi riflessivi e dialogici, che presidia alcune pre-condizioni necessarie a promuovere la partecipazione e la progettazione di ambienti inclusivi. Rivolto a ricercatrici/ori, insegnanti ed educatrici/ori, il testo si colloca nel solco delle più recenti prospettive culturali sull'infanzia e propone il photovoice come strumento di ricerca e azione educativa, offrendo suggestioni metodologiche per ripensare i dispositivi dell'ascolto, della partecipazione e della trasformazione nei servizi educativi e nelle scuole.