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Economisti allo stadio. Come buttare 580 milioni di dollari e altri trucchetti - Librerie.coop

Economisti allo stadio. Come buttare 580 milioni di dollari e altri trucchetti

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Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Il Saggiatore
TRADUTTORI a. boggiani
EAN 9788842833093
ANNO PUBBLICAZIONE 2025
CATEGORIA Economia, finanza e marketing
Sport
Economia
Attualità e politica
COLLANA / SERIE La cultura
LINGUA ita

Descrizione

Se si osserva bene lo sport, è tutta una questione di economia. Se si osserva bene l'economia, assomiglia tantissimo a certi sport. "Economisti allo stadio" è il racconto dei legami tra questi due mondi e delle tante lezioni che ognuno di noi può apprendere dal loro incontro. Per molti, ciò che ha reso Michael Jordan il più grande giocatore di basket della storia sono le schiacciate sovrumane, i canestri sulla sirena, l'intensità inarrestabile. Per Paul Oyer, invece, è stata la sua capacità di prendere ottime decisioni economiche: come nella gara decisiva delle finali nba del 1997, quando negli ultimi secondi, marca to da due avversari, anziché tirare come tutti si aspettavano, sfruttò la teoria dei giochi e passò la palla all'allora anonimo panchinaro Steve Kerr (che ovviamente fece canestro). In queste pagine Oyer ci accompagna tra spalti gremiti, rigori cruciali, vittorie sorprendenti e sconfitte inattese, rivelandoci come bilanci, incentivi, percentuali e rapporti costi-benefici ci aiutino a spiegare non solo che cosa succede in campo, ma soprattutto perché. Scopriremo così i motivi per cui il Liechtenstein ha più medaglie olimpiche pro capite degli Stati Uniti, come mai ospitare le Olimpiadi è quasi sempre una perdita economica, per quali ragioni i maratoneti kenyoti sono i più forti al mondo, perché alcuni atleti si dopano nonostante i rischi e che cosa c'entrano i bagarini e gli stipendi milionari con il buon funzionamento del sistema sportivo. Economisti allo stadio ci conduce oltre la superficie di gare e partite, mostrandoci quanto ogni scelta - in campo, ma anche fuori - dipenda dall'equilibrio tra razionalità e desiderio, tra numeri e corpi in movimento. E se pure nella nostra vita non diventeremo mai Jannik Sinner, Lamine Yamal o Simone Biles, non per questo non possiamo imparare da loro a prendere decisioni migliori.