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Sudore. Una storia dell'esercizio fisico
€ 26,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Il Saggiatore |
TRADUTTORI | G. Polizzi |
EAN | 9788842833666 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Antropologia |
COLLANA / SERIE | La cultura |
LINGUA | ita |
Descrizione
Cosa ci spinge, più volte a settimana, a correre su tappeti semoventi di gomma fino a perdere il fiato? Perché ci tuffiamo in acque ghiacciate, scaliamo montagne, pedaliamo in salita? Da dove nasce la nostra esigenza di muoverci, esercitarci, faticare? In "Sudore", Bill Hayes parte da queste domande per comporre una storia dell'esercizio fisico e del rapporto tra l'essere umano e il suo corpo. Questo libro ci conduce in un cammino lungo ma entusiasmante, che prende le mosse oltre duemila anni fa dalla Grecia omerica e dal significato che l'attività fisica aveva per gli antichi, passa poi per i trattati rinascimentali sull'allenamento e per le esibizioni itineranti ottocentesche con i primi bodybuilder, e giunge infine alle videocassette con i «workout» degli anni ottanta, alla nascita delle palestre moderne e al boom del fitness in cui ci troviamo oggi. Muovendosi dall'esame di archivi polverosi a un allenamento di boxe, dalla consultazione di volumi rari pubblicati secoli fa a una nuotata in piscina, e attraversando luoghi in cui nei millenni gli uomini hanno versato il loro sudore, dai prati di Olimpia ai parchi di New York, Bill Hayes dà vita a un'originale indagine letteraria in cui l'archeologia del gesto atletico si mescola all'autobiografia della propria relazione con lo sport. Queste pagine ci rivelano come allenarsi sia un atto di continuità culturale: un filo teso nei secoli che collega le esigenze di sopravvivenza, il desiderio di competizione e gloria e la cura del corpo, fino a essere la risposta odierna alla sedentarietà cronica di cui soffriamo. "Sudore" è un inno al movimento come arte e filosofia; perché se è vero che non viviamo solo per nuotare, saltare, correre, calciare, lanciare è pur vero che è quando lo facciamo che ci scopriamo più vivi.