Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.
            Lo Zen e la cultura giapponese
    € 45,00
    € 38,25
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                    Dettagli
| FORMATO | Brossura | 
| EDITORE | Adelphi | 
| TRADUTTORI | G. Scatasta | 
| EAN | 9788845929168 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2014 | 
| CATEGORIA | 
                                    
                                        Filosofia Religioni Antropologia  | 
                            
| COLLANA / SERIE | Collezione Il ramo d'oro | 
| LINGUA | ita | 
Descrizione
                Daisetz T. Suzuki, massima autorità giapponese nel campo del buddhismo zen, dà avvio nel 1936 a una serie di conferenze in Inghilterra e in America, cimentandosi nella non facile impresa di illustrare al mondo occidentale la più indecifrabile e sfuggente delle dottrine orientali. E due anni più tardi, dopo aver profondamente rielaborato e perfezionato i testi approntati allo scopo, consegna con questo libro le chiavi di accesso a una mirabile tradizione religiosa, senza la quale sarebbe inconcepibile gran parte della filosofia, dell'arte e della letteratura nipponiche. Fu infatti grazie alla pratica zen del satori - il risveglio o illuminazione - che ogni aspetto della vita giapponese assunse le forme misteriose di un'incessante ricerca del senso ultimo nascosto nell'esistente, di un'arte al servizio del potenziamento spirituale: la filosofia samuraica della spada, la cerimonia del tè, la pittura sumiye, il teatro No e lo haiku sono solo alcune delle vie attraverso cui lo Zen ci invita a una partecipazione etica ed estetica al mondo, percepito nella sua vacuità e impermanenza. Con uno stile in cui convergono lo spirito del monaco, del poeta e del divulgatore, Suzuki ridefinisce l'identità e l'evoluzione storica dello Zen - origini e influenze, scuole e maestri, principi e strumenti -, svelandoci quel vuoto originario in cui i grandi maestri seppero cogliere un barlume di eternità.