Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.
EBOOK - epub
                
                
            Ombre
                    Protezione:   
                    
            
            
                
                
                
                
                
                
                
            
            
                Adobe DRM
    
    € 8,99
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                    Dettagli
| FORMATO | epub | 
| EDITORE | Adelphi | 
| EAN | 9788845984044 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2024 | 
| CATEGORIA | 
                                    
                                        Letteratura | 
                            
| LINGUA | ita | 
Dispositivi supportati
Computer
                            E-Readers
                            iPhone/iPad
                            Androids
                            Kindle
                            Kobo
                            Descrizione
                Questo libro, pubblicato da Landolfi nel 1954, contiene alcuni fra i suoi più celebrati racconti fantastici, come «La moglie di Gogol’» o «Lettere dalla provincia». Ma, con somma sprezzatura, Landolfi ha mescolato queste formidabili, e insieme esilaranti e sinistre invenzioni narrative, a una serie di schizzi, per lo più riferiti alla sua giovinezza ipocondriaca e vissuta col diverso passo di una formidabile e straniante intelligenza. Chiude il libro la sezione intitolata «Commiato», una sequenza di miniature dove la prosa raggiunge d’improvviso un lucore madreperlaceo, mallarmeano («Parole sorgevano, s’incarnavano e lentamente tramontavano, sull’equoreo orizzonte, contro il cielo perso»). Una forma così sconcertante può essere ricondotta, come indicò Calvino, al gesto di chi «sperpera le sue puntate d’un colpo o le ritira bruscamente dal tavolo col gesto allucinato del giocatore». Al tempo stesso, al lettore di oggi potrà presentarsi il legittimo sospetto che sia proprio tale composizione frastagliata e caparbiamente sconnessa a far sì che risalti sempre sulla pagina, con inquietante nettezza, il timbro inconfondibile di Landolfi, la sua superba malinconia, la vocazione a corteggiare, sotto ogni aspetto, «la fumosa stella del naufragio».