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La «bella maniera di scrivere vita»
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Dettagli
| FORMATO | Libro |
| EDITORE | Edizioni Scientifiche Italiane |
| EAN | 9788849517729 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2009 |
| CATEGORIA |
Critica e storia della letteratura |
| COLLANA / SERIE | Viaggio d'Europa. Culture e letterature |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Realmente vissuto significa fissare nella scrittura le peculiari manifestazioni storiche di quella specifica esistenza. Accade, però, che scrivere una vita possa nello stesso tempo equivalere a seguire un ricettario letterario con obbligate tappe narrative. Se negli ultimi decenni si è avviato un discorso critico sul genere biografico, la questione è sicuramente destinata a complicarsi nel momento in cui si passa, in modo specifico, all'ambito cinquecentesco anche in considerazione di quanta fortuna abbiano riscontrato in sede critica, rispetto alla biografia, altri e altrettanto fondativi generi letterari del XVI secolo (la forma dialogica, ad esempio, quella novellistica e quella autobiografica). E proprio nel corso del secondo Cinquecento che il genere biografico diviene oggetto di una serie di riflessioni teoriche, che coinvolgono letterati come Francesco Patrizi, Giovanni Antonio Viperano e Torquato Malaspina. Ripercorrendo la tradizione precedente, questi trattatisti contribuiscono, in maniera decisiva, allo stabilizzarsi di un preciso paradigma scrittorio, una ("maniera" di scrivere vite, alla quale il letterato decide o meno di aderire.