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Processi per eresia. A partire da un libro non finito, un racconto, un saggio (1964-1976)
€ 12,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Rubbettino |
EAN | 9788849883602 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Diritto Storia |
COLLANA / SERIE | Quaderni di Regalpetra |
LINGUA | ita |
Descrizione
Partiamo da una dozzina d'anni della nostra cultura, della nostra storia, tra il 1964 e il 1976, dopo la fine del boom e su fino agli anni di piombo, e da tre testi di tre autori (nati negli anni Dieci, Venti e Trenta del Novecento) a rappresentare il rinascere di un interesse intorno a tre personaggi differenti ma reali, tratti da archivi, che subiscono processi per eresia in un passato che sembra parlare al presente degli anni ora citati e in parte, pure e purtroppo, ai nostri: da Diego La Matina (1622-1658) - religioso nella Palermo spagnola di metà Seicento, in quel non finito ma prezioso libro sciasciano che è Morte dell'inquisitore (1964, con Le parrocchie di Regalpetra nel 1967) - a Paolo Caliari detto il Veronese (1528-1588) - pittore processato nel 1573 a Venezia per La Cena del Signore (poi Convito in casa di Levi) e storicamente ripreso in un racconto dimenticato di Neri Pozza, Processo per eresia (1573) (1970) - e a Domenico Scandella detto Menocchio (1532- 1599), mugnaio friulano, per ben due volte sotto processo, tra il 1583 e il 1599, nella ricostruzione che ne dà il famoso saggio di Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi (1976). Segue una nota su L'Inquisitore, testo del 1975, poi «cronachetta» sciasciana nel 1985 col titolo di Don Mariano Crescimanno; proprio in quel mezzo i ben diversi Umberto Eco e Il nome della rosa (1980), forieri di ben altre tracce narrative e saggistiche.