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            Dante e Cangrande della Scala. Le ragioni di una scelta e le ragioni di un mito
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                    Dettagli
| FORMATO | Brossura | 
| EDITORE | BastogiLibri | 
| EAN | 9788855011365 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2022 | 
| CATEGORIA | 
                                    
                                        Biografie Critica e storia della letteratura  | 
                            
| LINGUA | ita | 
Descrizione
                In occasione delle recenti celebrazioni dantesche Verona continua ad avere sui media un ruolo assolutamente marginale rispetto a Firenze e Ravenna. Eppure Dante soggiornò nella città scaligera almeno tre volte e probabilmente il secondo di questi soggiorni fu il più lungo del suo esilio. E non è da escludere che sia stato anche l'ultimo, fino alla sua morte, avvenuta per caso presso Ravenna. Inoltre la storiografia non pare abbia dato risposte alla scelta del Poeta di chiedere ospitalità a Cangrande né a cosa potessero alludere le lodi che gli tributò nel canto del Paradiso. Lodi come a nessun altro personaggio laico della sua Commedia e che sembrano rimanere sospese in un'aura di mistero. Il principe veronese viene poi tramandato nel ruolo riduttivo del tiranno che ebbe solo l'onore di aver ospitato Dante in esilio e che a causa del suo rozzo carattere l'avrebbe costretto a lasciare Verona per Ravenna. L'autore si propone, seguendo tracce e fonti diverse da quelle finora utilizzate, di dare delle risposte a questi interrogativi e di far in modo che Verona abbia il giusto ruolo di coprotagonista con Firenze e Ravenna nella vita del sommo Poeta.