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La verità sul dossier mafia-appalti. Storia, contenuti, opposizioni all'indagine che avrebbe potuto cambiare l'Italia
€ 12,90
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Piemme |
EAN | 9788855448536 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Criminologia Opere generali e dizionari Attualità e politica Storia |
COLLANA / SERIE | Tascabili Piemme |
LINGUA | ita |
Descrizione
Il generale Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno, figure chiave nella lotta a Cosa Nostra, sono stati al centro della cronaca per il processo sulla presunta «Trattativa Stato-mafia», conclusosi con la loro piena assoluzione. La loro persecuzione giudiziaria e mediatica affonda le radici nel «Dossier mafia-appalti», l'informativa consegnata a Giovanni Falcone che svelava un sistema, corrotto e istituzionalizzato, di rapporti tra imprenditori, politici e Cosa Nostra. Nonostante l'importanza riconosciuta da Falcone all'inchiesta, qualcuno nella magistratura siciliana la archiviò inspiegabilmente. Paolo Borsellino riteneva che il dossier fosse la causa della morte di Falcone e, probabilmente, lo fu poi anche del suo omicidio. Antonio Di Pietro ne ha evidenziato lo stretto legame con Mani Pulite. Oggi, la verità su quel documento viene raccontata dai due protagonisti, che hanno pagato un prezzo altissimo per il loro coraggio.