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            L'idea pericolosa di Galileo. Storia della comunicazione della scienza nel Seicento
    
    € 22,50
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                    Dettagli
| FORMATO | Libro | 
| EDITORE | UTET Università | 
| EAN | 9788860082855 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2009 | 
| CATEGORIA | Comunicazione, scrittura e stile Scienze | 
| COLLANA / SERIE | Studi sociali | 
| LINGUA | ita | 
Descrizione
                Nel Seicento nasce, con atto rivoluzionario, non solo la scienza moderna, ma anche una nuova idea di comunicazione. Ed è proprio questa nuova interpretazione della comunicazione - tutto deve essere comunicato a tutti - a costituire uno dei fattori essenziali che hanno consentito la nascita della scienza moderna. Questa è l'"idea pericolosa di Galileo": sottrarre i saperi a ristrette élite e renderli disponibili potenzialmente a tutti. La comunicazione della scienza, pertanto, assume una dimensione pervasiva: non riguarda solo una cerchia di esperti, ma investe la società in tutte le sue pieghe. Oggi viviamo in un'era che è stata definita della conoscenza. Un'era in cui sia la scienza in sé (la produzione di nuova conoscenza scientifica) sia i rapporti tra la scienza e il resto della società (gli effetti filosofici, etici, politici, economici, tecnologici generati dalle nuove conoscenze scientifiche) assumono un valore decisivo. Lo studio della nascita della comunicazione della scienza, nel Seicento, non è pertanto fine a se stesso, ma si riversa prepotentemente sui nostri giorni: serve quindi non solo per capire il presente, ma anche il futuro "mentre sta nascendo".
            
        