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La vera via d'uscita - Librerie.coop

La vera via d'uscita

€ 20,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Bonfirraro
EAN 9788862723664
ANNO PUBBLICAZIONE 2025
CATEGORIA Antropologia
COLLANA / SERIE Saggistica
LINGUA ita

Descrizione

Patrik Banga, giornalista, scrittore, musicista, informatico, ma anche auto meccanico, operatore di strada, volontario nei campi profughi del Kossovo e orgogliosamente rom, descrive la sua infanzia e adolescenza in una praga in trasformazione dopo la caduta del muro di Berlino. Descrive senza peli sulla lingua i tanti lati oscuri di questa transizione, di solito descritta nelle tinte rosa della libertà acquisita con la fine del regime comunista: l'intolleranza diffusa e l'esplosione di razzismo, la violenza gratuita e impunita della polizia, il dilagare e la sottovalutazione del movimento neonazista 'skinheads', gli scontri quotidiani e le vittime taciute di queste violenze, ma anche i giochi nei cortili dei palazzi di Praga, gli amori adolescenziali, l'esperienza di operatore di strada con i tossicodipendenti e di ragazzo capitato in un campo profughi del Kossovo più per caso che per convinzione, inseguendo il sogno di poter diventare giornalista. Zizkov è un quartiere centrale di Praga, sorto agli inizi del 1900. Da sempre abitato da bohemien e anarchici, vi trovarono alloggio negli anni '70 del secolo scorso anche molti rom provenienti dai miseri insediamenti rom slovacchi. Da qui parte la narrazione autobiografica dell'autore che ricorda con nostalgia l'enorme appartamento assegnato alla sua famiglia, il tempo trascorso nel vicinato, i parenti che abitavano nel quartiere, ma anche i disagi delle vecchie case, le prime monellerie, lo stadio della squadra locale e le prime esperienze, anche con la polizia. Poi il primo trasferimento, in un appartamento più moderno, nella frequentatissima zona I.P. Pavlov. niente più amici rom, ma i mercati di frutta e verdura, gli amici sportivi e la caduta della cortina di ferro. Un cambiamento epocale. A scuola l'intolleranza nei confronti dei rom si fa sempre più evidente. Gli zingari stanno diventando oggetto di violenze da parte delle "teste rasate", della polizia, delle guardie giurate. Molti se ne vanno da Praga vendendo gli appartamenti sottocosto e finendo nei ghetti. Altri emigrano. Quale sarà la vera "via di uscita"? La musica, la scrittura, l'impegno sociale?