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Non facciamoci riconoscere! 100 modi per non fare il solito italiano all'estero
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Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | L'Airone Editrice Roma |
| ILLUSTRATORI | l. bertolotti |
| EAN | 9788864420264 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2010 |
| CATEGORIA |
Turismo e guide |
| COLLANA / SERIE | Gli allegri manuali |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Diciamo la verità, qualche volta la triste fama che ci portiamo dietro quando viaggiamo è ampiamente meritata: chiassosi, prepotenti, poco rispettosi dell'ambiente, ignoranti delle lingue e dei costumi locali. Insomma, spesso ci facciamo riconoscere... Ebbene, il volume di Grazia Vaici prende lo spunto da questa amara verità per passare in rassegna, nel modo ironico e garbato che conosciamo dai suoi libri precedenti, alcune delle regole di galateo e di buona creanza che noi italiani - non tutti s'intende - ci ostiniamo a non rispettare, a casa nostra come all'estero, al ristorante come in auto o in fila davanti a un museo, a Roma come a Madrid, New York o Parigi. Qualora poi, oltre a non voler farci riconoscere come i "soliti" italiani, volessimo addirittura assurgere a maestri del "sapere vivere" internazionale, presto detto: il libro abbonda anche di informazioni e notizie sulle usanze e il galateo specifici dei vari paesi stranieri. E se alcune consuetudini sono cosa nota (ad esempio, nel Regno Unito pochi comportamenti sono mal tollerati come intingere i biscotti nel tè o nel latte, così come nei paesi musulmani è consigliabile un abbigliamento più castigato rispetto ai consueti calzoncini e canottiera), molte altre sorprenderanno anche i globe trotter più instancabili: quanti di voi sanno che le infradito in Corea vanno evitate perché sono il segno di riconoscimento delle prostitute, e che in Giappone soffiarsi il naso è da maleducati?