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La capitale contesa. Firenze, Roma e la Convenzione di Settembre (1864)
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Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | Nuova Cultura |
| EAN | 9788868121129 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2013 |
| CATEGORIA |
Storia |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Fontainebleau, 15 settembre 1864, ore 15. Nigra, ambasciatore italiano a Parigi, Pepoli, ambasciatore italiano a Pietroburgo e amico di Napoleone III e Drouyn De Lhuys, ministro degli Esteri francese, siglano la Convenzione di Settembre. L'accordo, raggiunto dopo tre anni di trattative altalenanti, prevedeva la smobilitazione francese da Roma e il progressivo avvicendamento delle truppe imperiali con un corpo di volontari cattolici. L'Italia doveva tuttavia garantire l'indipendenza e la sicurezza dei territori pontifici e s'impegnava a trasferire la capitale da Torino a Firenze. L'ambiguità dell'accordo metteva entrambi i Paesi nella condizione di ritenerlo un successo diplomatico. Parigi ritirava le truppe perché giudicava lo spostamento di capitale come la definitiva rinuncia italiana a Roma, mentre per i diplomatici di Vittorio Emanuele II, si trattava di un avvicinamento progressivo all'urbe e l'inizio di una soluzione pacifica della Questione Romana. La guarnigione transalpina - intervenuta e insediatasi, su richiesta di Pio IX, nella tarda primavera del 1849 - iniziava a tornare in Francia.