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La 'nduja di Spilinga - regina degli insaccati calabresi. Storia del più noto salume della civiltà contadina di Calabria tra antropologia, salute e tecnologia
€ 13,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Meligrana Giuseppe Editore |
EAN | 9788868154776 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Industria |
COLLANA / SERIE | Tropea e dintorni |
LINGUA | ita |
Descrizione
La 'Nduja di Spilinga, questo salame spalmabile tipico calabrese, di consistenza morbida e dal gusto piccante, non è facilmente assimilabile ad altri insaccati, nazionali o esteri, sia per la peculiare composizione sia per le metodiche di produzione. Oggetto, in questi ultimi anni, di studi volti ad una sua caratterizzazione gastronomica, da un lato, e igienico-sanitaria, dall'altro, è a Spilinga (VV), suo luogo di origine e denominazione, che viene onorata e venerata. Nessun prodotto alimentare al mondo, forse, ha una storia simile a quella della 'Nduja di Spilinga, prodotto - pare - nato per caso dall'utilizzo degli scarti della macellazione del maiale (u porcu) ceduti dal nobile di turno (gnuri) ai fattori e ai contadini appartenenti alle classi meno abbienti. Preparata con le parti grasse meno pregiate e poi tritate del maiale (di cui "non si deve buttare via nulla"), con l'aggiunta del peperoncino piccante ("la spezie dei poveri", venuta dall'America ai tempi della dominazione spagnola e che ha trovato in Calabria un microclima ottimale) e del sale, è insaccata nel budello cieco (orba) per poi essere affumicata e conservata per una breve stagionatura. L'abbondante contenuto di peperoncino, con le sue proprietà antisettiche, fa sì che non abbia bisogno di altri conservanti, rendendola quindi un prodotto che - nonostante il grasso animale - ha delle proprietà utili alla salute dell'uomo.