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Sfruttare i viventi. Ecologia politica del lavoro
€ 13,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Ombre Corte |
EAN | 9788869483066 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Economia, finanza e marketing Filosofia Scienze sociali Attualità e politica Ambiente e scienze della terra |
COLLANA / SERIE | Ecologiche |
LINGUA | ita |
Descrizione
«L'ecologia comincia in casa» è lo slogan che usano le organizzazioni che sostengono una crescita verde. Come individui, siamo chiamati a farci agenti della transizione ambientale. Chi resiste al cambiamento, in particolare i più poveri, sono trattati come negazionisti climatici. La necessaria trasformazione degli stili di vita e dei metodi di produzione sarebbero invece prerogativa degli abitanti delle città, istruiti e illuminati. È uno scenario dicotomico: da una parte le classi popolari si allontanano dall'impegno ecologico; dall'altra l'ecologia appare appannaggio dei ceti più agiati. Per uscirne, Paul Guillibert discute il grande assente del pensiero ecologico: il lavoro. Sostiene che sono le forme di sfruttamento del lavoro (salariato, servile, domestico), nelle piantagioni coloniali, in casa o in fabbrica, a dare forma all'ecocidio. È lo sfruttamento degli esseri umani, ma anche lo sfruttamento dei viventi. Rimettere la produzione capitalistica al centro della crisi significa costruire nuove alleanze tra lavoratori ed ecologisti, tra umani e non. Una sintesi originale che guarda all'ecologia politica attraverso la lente dei rapporti di dominio, per costruire un'ecologia veramente emancipatrice. Prefazione di Maura Bengiamo ed Emanuele Leonardi.