Per gli acquisti conclusi dopo giovedì 18 dicembre non è garantita la consegna entro il 24 dicembre.
Descrizione
Il testo si apre con entità strane che enunciano un'utopia, un'alternativa allo stato presente, forse una salvezza che sembra attualmente molto lontana, ma che ci consente di risalire all'origine, dove i sentimenti diventano lo specchio in cui denunciare noi stessi, la impermeabilità alle verità altrui, le sofferenze umane e naturali. Esporre la precarietà sembra essere il compito che si prefigge l'autrice avanzando l'ambizione di parlare alle vittime della storia e della guerra, attraverso molti temi, immagini e personaggi scelti dal proprio bagaglio di vita. Con la prospettiva del pellegrino delinea il paesaggio di sfondo, in cui la natura domina immensa e potente, ma che si materializza anche in piccole cose residuali come i ciottoli che si depositano al fondo.