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Maratti invenit et pinxit. Carlo Maratti e l'incisione
€ 90,00
Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | Artemide |
| EAN | 9788875754938 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
| CATEGORIA |
Design e moda Arte |
| COLLANA / SERIE | Segni e impronte |
| LINGUA | ita |
Descrizione
Questo libro colma una grande lacuna negli studi su Carlo Maratti: l'attività del grande pittore nel campo della grafica; e dopo la monografia dedicata allo stesso Maratti da Stella Rudolph e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Carlo Maratti (1625-1713) tra la magnificenza del barocco e il sogno d'Arcadia: dipinti e disegni (2024), ne costituisce un vero e proprio complemento. Il volume prende in esame non solo la produzione di peintre-graveur dello stesso Carlo Maratti, ma soprattutto quella successiva di inventor per le numerose composizioni che poi, tradotte dai più noti incisori del tempo, andarono a illustrare testi a stampa con frontespizi e pagine introduttive a molteplici serie di incisioni. Il caso più noto è l'invenzione Annibale che risolleva la pittura, scena incisa da Pietro Aquila e posta in apertura alle stampe dalle celebri pitture di Annibale Carracci nella Galleria Farnese, stampe volute e promosse da Giovanni Pietro Bellori. Dalla minuziosa indagine condotta per concludere questo libro, è emerso che il fenomeno della traduzione da dipinti di Maratti fu ancora più vasto di quanto finora noto e coinvolse una numerosa schiera di artisti incisori; la paternità del pittore è segnalata sulle lastre per lo più con l'indicazione di responsabilità: Maratti pinxit. Lo stesso pittore promosse, con una lucida determinazione, questa attività artistica volta alla maggiore diffusione delle sue opere; il fenomeno si protrasse per molto tempo, continuando oltre la sua vita, a documento della vastità della fortuna riscossa dal grande artista.