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Roberto Lucifero d'Aprigliano. Un monarchico democratico, liberale e moderno nell'Italia del secondo dopoguerra - Librerie.coop

Roberto Lucifero d'Aprigliano. Un monarchico democratico, liberale e moderno nell'Italia del secondo dopoguerra

€ 25,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Città del Sole Edizioni
EAN 9788882384944
ANNO PUBBLICAZIONE 2025
CATEGORIA Attualità e politica
COLLANA / SERIE Tracce
LINGUA ita

Descrizione

«Dell'uomo Roberto Lucifero molto poco si conosce [...]. Paradossalmente, per quanto assai prolifico nella produzione pubblicistica e presente sulle scene nazionali per un lungo periodo di circa vent'anni, dalla metà degli Anni '40 alla metà degli anni '60, altrettanto quasi sconosciuta ai più - storiograficamente - risulta essere la sua attività politica. Così, poi, soprattutto al termine dell'esperienza politica attiva, assai discreta sarà la sua presenza sulle scene pubbliche. [...] Lo ritroveremo così impegnato in uno sforzo politico-intellettuale per la definizione della natura della nuova Carta costituzionale della altrettanto nuova Italia che sarebbe stata modellata (in potenza) nelle sue strutture fondamentali proprio dai lavori assembleari. Lo avremmo visto ancora cimentarsi in un'attiva partita dialettica (in Aula così come dalle colonne di «Italia nuova», organo del Partito democratico italiano, già Giornale del Centro della democrazia italiana nella fase della clandestinità), in polemica con alcuni degli esponenti più rappresentativi della compagine politica italiana del tempo [...]. [...] In estrema sintesi, si potrà rilevare come il pensiero politico di Roberto Lucifero sia stato assai lungimirante e sia profondamente attuale, con una visione "moderna" di quel mondo in costante modificazione e dell'Italia che sarebbe stata, per quanto fu monarchico profondamente attaccato all'istituto di Casa Savoia (lo ritroveremo insieme al cugino, Falcone, ai piedi della scaletta dell'aereo che vedrà l'ultimo saluto di Re Umberto prima dell'esilio) che pure accettò lealmente la Repubblica, dunque un sincero liberale crociano, per quanto in polemica con lo stesso Croce».