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Poesie di commiato. Raccolta postuma
€ 6,90
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Zambon Editore |
EAN | 9788887826500 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2008 |
CATEGORIA |
Poesia |
LINGUA | ita |
Descrizione
Ai poeti non bisogna chiedere nessuna filosofia ed è già troppo chiedergli di vestire l'abito dell'estetica cucito su rime e assonanze. I poeti sono esseri liberi e, solo quando fanno della libertà la loro bandiera, sanno parlare come nessun altro, sanno dire cose che nessuno dice o che altri hanno paura di dire. Per questo i poeti sono tra i primi ad essere esiliati, incarcerati, uccisi: dicono cose che altri non dicono e i regimi, siano essi palesi o celati dietro patine democratiche, vogliono una sola verità, quella raccontata da tutti. Ci sono, poi, tanti modi di uccidere un uomo: se un tempo i poeti si preferiva impiccarli, decapitarli o esiliarli, oggi li si preferisce avvolgerli in una sottile e perniciosa nube di silenzio ed emarginazione. In questa realtà, dove il capitale ed i suoi araldi detengono tutti i mezzi e tentano di determinare tutti i fini, ai poeti si concedono le briciole del mondo, pensando di far loro dispetto o danno, ma il poeta vive di queste, per lui le briciole sono un nutrimento prezioso, vi trova le radici della vita autentica, non quell'esistenza asettica e lontana dagli altri uomini, ma la vita fatta di gesti, parole, ricerca di segni e significati. Questo è quello che è avvenuto nella vita di Gian Luigi Nespoli, poeta nomade, grande viaggiatore che aveva stabilito la sua residenza tra la l'Italia e Santiago de Cuba e definiva se stesso come "un poeta che, dalla terra / e dall'acqua del fiume, / ha aperto il cuore e la mente / agli uomini ed alle acque / del mondo" (Montalto).