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Illuminismo e questione ebraica
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Dettagli
| FORMATO | Brossura |
| EDITORE | Cronopio |
| TRADUTTORI | A. Moscati |
| EAN | 9788889446447 |
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2009 |
| CATEGORIA |
Filosofia Scienze sociali |
| COLLANA / SERIE | Rasoi |
| LINGUA | ita |
Descrizione
In questo breve e lucido testo, Hannah Arendt, che ha solo ventisei anni, si confronta per la prima volta con la cosiddetta questione ebraica, la cui origine viene rintracciata nell'illuminismo e nell'universalità del suo concetto di ragione e di tolleranza religiosa. Ripercorrendo le analisi di Lessing e di Mendelssohn, ma anche dei fautori dell'assimilazione, e dei primi romantici come Herder e Schleiermacher, Arendt delinea la posizione fin da principio paradossale che viene attribuita al popolo ebraico: stretto fra l'universalità astorica dell'illuminismo che ne fa un popolo uguale a tutti gli altri, anche a costo di sacrificarne la specificità, e lo storicismo romantico che sottolineandone l'eccezionaiità lascia intravedere la strada dell'antisemitismo.