Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

Cibo per l'inclusione. Pratiche di gastronomia per l'accoglienza - Librerie.coop

Cibo per l'inclusione. Pratiche di gastronomia per l'accoglienza

di
€ 23,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Franco Angeli
EAN 9788891790583
ANNO PUBBLICAZIONE 2020
CATEGORIA Pedagogia e discipline educative
Scienze sociali
Antropologia
LINGUA ita

Descrizione

Può il cibo diventare un motore di inclusione sociale per i rifugiati? Partendo dalla consapevolezza, centrale nella (co)scienza gastronomica, dello stretto legame che intercorre tra sostenibilità, cibo e salvaguardia della diversità umana, questo volume propone una riflessione interdisciplinare sul potenziale inclusivo di una formazione al cibo e alla gastronomia nei percorsi di accoglienza dei rifugiati. Partendo dalla consapevolezza, centrale nella (co)scienza gastronomica, dello stretto legame che intercorre tra sostenibilità, cibo e salvaguardia della diversità umana, questo volume propone una riflessione interdisciplinare sul potenziale inclusivo di una formazione al cibo e alla gastronomia nei percorsi di accoglienza dei rifugiati. Attraverso una serie di riflessioni teoriche, che ci portano al cuore dell'umano, fatto di cibo, identità e migrazione, e la descrizione di buone pratiche di integrazione che passano per la gastronomia, il libro cerca di dare risposte ai seguenti quesiti: può il cibo diventare un motore di inclusione sociale per i rifugiati? Può la gastronomia rappresentare una sfera di pratica efficace nei processi di accoglienza, capace di favorire il recupero delle conoscenze materiali delle persone in fuga e, con ciò, restituire loro autonomia e capacità di scelta? Possono le scienze gastronomiche fornire nuova consapevolezza riguardo ai fattori alimentari correlati alla migrazione, ispirare soluzioni sostenibili a fenomeni sociali sempre più complessi e diventare il campo per un impegno sia individuale, che collettivo, nei confronti di quella sfida globale che è la migrazione forzata?