Per gli acquisti conclusi dopo giovedì 18 dicembre non è garantita la consegna entro il 24 dicembre.
Descrizione
Prendendo spunto da La Sfinge, opera di Leonardo Bistolfi del 1892, questo scritto delinea, con un impianto concettuale originale, le caratteristiche più profonde dell'arte plastica ottocentesca e primonovecentesca. Dispiegando, nel corso dei capitoli, un'analisi inaspettata, fondata su una scrittura rigorosa e documentata che si muove tra teorie letterarie romantiche, archeologia, filosofia, estetica ed iconologia sacra, l'autore mette a confronto una vasta casistica di opere antiche e moderne, delineando a poco a poco il crinale su cui un'epoca irripetibile, fatta di un'arte che presentava ancora un'anima allo stesso tempo realistica e spirituale, si innalza e si infrange. Nate sotto il segno lasciato, alla fine del secolo diciottesimo, da Goethe e Schiller, le opere di Bistolfi e Canonica, Rodin e Varni toccate da un'onda lontana che parte dalle più alte manifestazioni della statuaria greca e romana, emergono nella loro complessità simbolica, nella loro impostazione formale e nella loro concezione visiva, come ultime eredi di un'intera civiltà culturale.