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            La rappresentanza dei familiari: epifanie giuridiche e regole sociali
    
    € 31,00
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                        
                    Dettagli
| FORMATO | Brossura | 
| EDITORE | Giappichelli | 
| EAN | 9791221101775 | 
| ANNO PUBBLICAZIONE | 2023 | 
| CATEGORIA | Diritto | 
| COLLANA / SERIE | Jus civile. Studi. Monografie | 
| LINGUA | ita | 
Descrizione
                La rappresentanza è legale o volontaria: a dirlo, com'è noto, è l'art. 1387 c.c. Nel sistema del codice, dunque, il potere rappresentativo non può che nascere da norme puntuali o da una precisa volontà dell'interessato. Seguendo questa biforcazione, la rappresentanza attraversa il diritto di famiglia: lì, infatti, si incontrano le tipiche forme della rappresentanza degli incapaci; e si aprono spazi per quella volontaria, attuata per mezzo di mandati e procure tra congiunti. La materia familiare, tuttavia, invita anche a dubitare dell'esaustività del sistema binario di fonti tracciato dal codice. Le relazioni familiari, i doveri ad esse sottesi, la vicinanza affettiva e la comunanza d'interessi che connotano i rapporti tra congiunti sono infatti all'origine di meccanismi rappresentativi non propriamente volontari e neppure legali, la cui esatta dimensione sfugge alla disciplina positiva per affidarsi a norme non scritte e regole sociali, di cui il volume traccia un quadro ricomposto a partire da quattro contesti esemplari: due di natura patrimoniale (la materia dei debiti familiari e dei contratti minorili) e due extrapatrimoniali (la rappresentanza di fatto dei soggetti fragili e la tutela postmortale della personalità dei congiunti).
            
        