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L'illecito esiguo nel prisma della punibilità dell'ente
€ 46,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Giappichelli |
EAN | 9791221109214 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Diritto |
COLLANA / SERIE | Studi di diritto penale costituzionale ed europeo |
LINGUA | ita |
Descrizione
Il d.lgs. 231/01 trascura il tema della «non punibilità», proprio in una fase storica in cui si assiste al trionfo di quest'ultima. La monografia affronta la questione - attuale sul piano teorico e pratico - della eventuale rinuncia a sanzionare l'ente per un illecito che presenti, in concreto, caratteri di esiguità tali da condurre all'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto all'autore del reato presupposto. L'analisi della natura (oggettiva o soggettiva) dell'art. 131 bis c.p. - nel contesto del "reato bagatellare improprio" - e l'approfondimento delle complesse questioni legate all'autonomia della responsabilità dell'ente e all'esegesi dell'art. 8 d.lgs. 231/01, portano ad escludere la possibilità, de iure condito di estendere/applicare all'ente la clausola di esiguità. In prospettiva de iure condendo il problema dell'illecito esiguo degli enti va risolto con l'individuazione di criteri calibrati sulla struttura della responsabilità collettiva.