Come un cappotto in piena estate

Gionatan, il protagonista, è un affermato broker finanziario che nutre una passione per i thriller psicologici. Ma è anche un carceriere, un cerbero. Il suo urgente mandato è quello di tenere prigioniera, sotto stretta sorveglianza, qualunque forma d'amore o d'amicizia che osi portare troppa luce nella sua cella interiore, esponendolo così all'accecante buio del suo insano e sedimentato dolore. Ma in una piovosa mattina d'autunno, uno stridore lo scuoterà dalla sua falsa ragione, spalancandogli all'improvviso le fauci della memoria: una memoria così melmosa che i ricordi facevano fatica a respirare. Da un atto di generosità approderà ad una rinascita. Ma quello stesso atto di generosità lo catapulterà nel grembo della genesi del suo dolore, inducendolo a nutrire nuove e sconosciute angosce e paure.