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Etica e anarchia. La persistenza dell'idealismo fichtiano nel pensiero libertario
€ 12,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Mimesis |
EAN | 9791222319681 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Filosofia Attualità e politica |
COLLANA / SERIE | Eterotopie |
LINGUA | ita |
Descrizione
Assumendo come punto di partenza l'etica fichtiana, il testo analizza sinteticamente il contenuto delle lezioni tenute da Fichte all'Università di Jena pubblicate con il titolo Einige Vorlesungen über die Bestimmung des Gelehrten nel 1794. Vengono quindi approfondite le riflessioni attorno al principio della morale di Michail Bakunin, che echeggiano concetti fichtiani. L'etica è tema centrale anche per Pëtr Kropotkin, il quale intende mostrare come l'evoluzione realizzi la morale, che da principio volontaristico diventa principio scientifico. Tra gli intellettuali anarchici delle generazioni successive, Gustav Landauer fa ricorso a una nozione di morale quale sforzo volontario di coscienza che si oppone tanto al materialismo quanto al determinismo e pubblica sul giornale "Der Sozialist" diversi estratti dalle opere di Fichte. Tale storia di pensiero e di lotta trova un punto di sintesi e di affinamento in Errico Malatesta, il quale arriva alla conclusione che l'anarchia sia innanzitutto espressione della volontà morale.