Metamorfosi della luce nera

Nel silenzio siderale che avvolgeva la stazione spaziale Oblivon, qualcosa stava cambiando. Segnali anomali, interferenze sottili come sussurri mentali, provenivano dal pianeta oscuro di Vataris, un mondo avvolto da un alone di mistero, ai margini delle mappe stellari. Elara, scienziata di punta nella neurofisica quantistica, fu convocata per decifrare l'enigma. Era nota per le sue straordinarie doti neurali, capaci di captare frequenze al limite della percezione umana. Ciò che trovò su Oblivon non era solo un fenomeno da studiare, era un richiamo. Le onde provenienti da Vataris non trasportavano solo dati, ma emozioni, visioni, coscienze. Lentamente, Elara cominciò a cambiare. Mente e materia iniziarono a fondersi in modi inimmaginabili, trascendendo le leggi della fisica conosciuta. Nella profondità dello spazio, oltre il confine della scienza e della comprensione, Elara intraprese una metamorfosi interiore. Divenne il ponte tra l'umanità e una nuova forma di consapevolezza cosmica. Un viaggio che avrebbe riscritto non solo il destino della sua mente, ma anche il futuro della coscienza nell'universo.