L'ultima notte dello scorpione

In un villaggio imprecisato, in un tempo indefinito, ma prossimo al presente, si addensano pesanti minacce di una oscura tragedia. L'abitato è occupato da truppe mercenarie e isolato dal resto del mondo. Gli abitanti sono segregati in campi di concentramento improvvisati, in attesa di un destino spaventevole. In questa situazione giunge, assegnato al comando dell'operazione, un Capitano incerto su tutto e disilluso dalla vita; che ha accettato l'incarico per sfuggire alla noia e all'angoscia della propria esistenza. I luoghi sono immaginari o sono la trasfigurazione di quelli della lontana infanzia? I personaggi sono veramente esistiti o sono un collage di vari tipi, frutto dell'immaginazione dell'Autore? Il protagonista è l'alter ego dell'Autore o, nella memoria, il mosaico dei fantasmi di letture e film della seconda metà del secolo scorso? Lo stesso compilatore di queste righe è reale, o è uno dei personaggi del racconto: un lettore, un amico del Nostro o, anch'esso, un fantasma che svanirà quando il libro sarà chiuso? La vicenda giungerà a conclusione e ai lettori spetterà il compito di rispondere alle domande, soprattutto, alla più ardua: I sopravvissuti sono veramente salvi?