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Trattato sull'unità (Maqâlah fi l-taw?îd). L'uno, il molteplice e l'unità di Dio. Ediz. italiana e araba
€ 30,00
Dettagli
FORMATO | Rilegato |
EDITORE | Edizioni del Gruppo di Ricerca Arabo-Cristiana |
TRADUTTORI | O. L. Lizzini |
ILLUSTRATORI | M. Lizzini |
EAN | 9791280091000 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2020 |
CATEGORIA |
Religioni |
Descrizione
Come si può dire che Dio è uno? Quando diciamo che Dio è uno, lo facciamo perché - come credono i musulmani - ne affermiamo l'unità assoluta, oppure perché - come intendono i cristiani - dell'unità divina accettiamo un'interna modulazione? Con il Trattato sull'unità divina, il filosofo cristiano Ya?yâ ibn ?Adî (m. 974) intende dimostrare che il vero significato dell'uno non contraddice il molteplice e che, anzi, lo implica. La concezione cristiana dell'unità divina, una "unità" che deve essere allo stesso tempo "trinità", trova così qui le sue solide basi filosofiche. Il metodo del trattato è infatti filosofico, anche se puramente teologico è il suo scopo: l'indagine intorno alla nozione di uno (al-wâ?id) mira infatti a definire la quiddità (mâhiyyah) di Dio. In questo senso, i diversi significati dell'uno e dell'unità che Ya?yâ presenta, sulle orme del Parmenide di Platone e seguendo in particolare la discussione aristotelica dell'uno, sono pensati in dialogo polemico con il contesto teologico islamico: l'opposizione tra la concezione cristiana dell'unità divina e l'idea islamica è nel Trattato implicita ma costante.