Ritratti nocetani

Il vero artista è in grado di cogliere lo straordinario nell'ordinario. E questa volta, Giuseppe Greci, certamente non nuovo a guizzi di estro e trovate geniali, sceglie la strada del ritratto, che cangia in caricatura, per accendere una nuova stella nel firmamento degli artisti nocetani. Volti resi veri dal sapiente utilizzo di matita e acquerello fermando l'attimo di un sorriso, di una smorfia, di un atteggiamento. Mi sembra di vederlo all'opera, curvo sugli attrezzi del mestiere, mentre consente al suo slancio creativo di essere suggestionato dalla voce, dalle risate, dai dettagli del soggetto che di lì a poco prenderà vita. Le sue opere sono veri e propri incontri con familiari, amici, persone stimate e nocetani illustri; incontri fatti di iniziali e pacati approcci, cancellature, nuovi ripensa-menti e sofferte riconciliazioni; sottili compromessi che sbocciano in solide certezze svelando il perfetto equilibrio tra il volto, reso vibrante dal chiaroscuro che gli conferisce una tridimensionalità fortemente identitaria, e il corredo di dettagli che lo accompagnano. Tra le ombreggiature del bavero ha origine il crepuscolo del ritratto e l'alba della caricatura.