4 volte Napoli. 4 scudetti una sola città

Gesù aveva appena girato l'angolo dell'ultima nuvola e la sua voce raggiunse Gennaro e Ambrogio ammonendoli per il loro comportamento. Erano al Bar dello Sport e disquisivano sul futuro prossimo, quando Gennaro rivolgendosi ad Ambrogio gli dice "Ho chiamato qui da noi 4 personaggi famosissimi, i napoletani li adorano. Nel prossimo libro, parleremo dei tuoi... Eccoli, arrivano". Luciano (De Crescenzo) con il passo calmo del filosofo, l'aria da professore che conosce già le risposte ma lascia che tu le trovi da solo. Antonio (Totò) che rideva sotto i baffi, elegante, lo sguardo furbo di chi sa arrangiarsi sempre. Massimo (Troisi), leggero e malinconico come un pensiero che non riesci a dire, con quella smorfia dolce che poteva diventare una risata o una poesia. Pino (Daniele) chitarra a tracolla, gli occhi chiari come il mare di Posillipo, con un'andatura lenta, musicale, come se camminasse a tempo di blues. Si abbracciarono. Si baciarono. Si sedettero ed insieme cominciarono a raccontarsi l'ultima grande storia tinta di azzurro, azzurro Napoli! La storia di un grande sogno, il quarto! Un sogno completamente diverso dall'ultimo (il terzo) di due anni fa. Un sogno improbabile, nel quale inizialmente sembrava impossibile credere. Un sogno denso di sudore, di sofferenza, di alternanza di stati d'animo, ma che grazie all'enorme applicazione e volontà di tutti, ha regalato all'universo azzurro, un cielo tricolore!