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Descrizione
La storiografia ha spesso considerato le Leggi un'opera caratterizzata da una visione coercitiva dell'azione politica, testimonianza di una radicalizzazione conosciuta dal pensiero di Platone verso la fine della sua vita. Di fronte a un regresso civile che è soprattutto di ordine culturale (da Platone individuato in particolare in campo musicale), il filosofo propone un processo educativo permanente che deve cercare di persuadere, attraverso un'opera di incantamento, in merito al maggior piacere insito in esperienze di ben superiore dignità. Una situazione analoga a quella che vivono attualmente i docenti italiani, vittime di una politica scolastica decisamente anticulturale. I concetti di "persuasione" e "incantamento" (verso i contenuti di cultura) potrebbero rappresentare una possibile strategia di "resistenza" didattica per questi tempi problematici.