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EBOOK - pdf
Otto lezioni per architetti e designer - Librerie.coop

Otto lezioni per architetti e designer

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€ 12,00
Dettagli
FORMATO pdf
EDITORE Quodlibet
EAN 9788822914026
ANNO PUBBLICAZIONE 2023
CATEGORIA Architettura e urbanistica
LINGUA ita
Dispositivi supportati
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Descrizione

«Mi trovo sempre commosso e affascinatodalle avventure partecipative che siscatenano sempre nelle visitazioni, conRiccardo, di paesaggi e di architetture:afferrare gli avvenimenti delle forme comegiochi di luci e ombre tra i monti e leselve degli ulivi; individuare rispondenzesignificative tra forme e intenti didestinazione; misurare l’adeguatezza dellestrutture in rapporto alla loro funzione;intuire come le strutture costruttiveadempiono non soltanto alla loro funzionestrutturale, ma anche al contestualefine di rappresentare sé stesse in quantorappresentazioni costruttive (è, questo,l’aspetto dell’architettura che più avevacolpito Schelling)».Le lezioni di epistemologia di Luigi Zanzi, qui raccolte per la primavolta, riflettono molto bene la sua Weltanschauung, quella di un divulgatore scientifico che – attraverso l’esperienza diretta dei luoghie il dialogo con comunità diverse – ha costantemente portato avanti una propria personale maieutica filosofica: «Educare, ex-ducere,significa condurre fuori da qualcosa, portare fuori ciò che uno hadentro e che adagio, adagio riesce a concepire, elaborare». Nasce daqui la sua affinità con l’atelier di architettura e design di RiccardoBlumer presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, dove si èsempre alla ricerca della difficile ed esaltante strada della partecipazione diretta degli studenti all’elaborazione del progetto, senza cioèseparare teoria e pratica, ma piuttosto tenendo insieme esperienza e riflessione, come avviene nell’ardua arte della traduzione o inquella, diversa ma simile, dell’alpinismo. Non deve stupire dunqueche l’analisi del territorio, ad esempio, implichi lo studio dell’attività casearia perché come nota l’autore «i Romani differenziavano iformaggi e al formaggio stagionato che veniva dalle montagne davano un nome speciale – non lo stesso che riferivano al pecorino, cheera il grande formaggio romano –, lo chiamavano alpinus. Grandeintelligenza nel sapere che i formaggi hanno a che fare con degliambienti concreti». Le lezioni di Zanzi trattano sia questioni teoretiche (tempo, entropia, silenzio) sia temi o pratiche estremamenteconcrete e ordinarie (l’architettura del formaggio, la città di Varese,la processione, il ghiacciaio) senza soluzione di continuità e in modoscopertamente autobiografico. Come scrive Blumer, «Luigi non soloera un esperto di storia della montagna, uno storico, un filosofo, inparte un matematico, un fisico e un chimico, ma appunto anche unoscalatore e un ciclista, era una persona del pensiero e dell’azione».