Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

EBOOK - pdf
La mafia che ho conosciuto - Librerie.coop

La mafia che ho conosciuto

Protezione:   

Adobe DRM

€ 9,99
Dettagli
FORMATO pdf
EDITORE Chiarelettere
EAN 9788832963786
ANNO PUBBLICAZIONE 2020
CATEGORIA Criminologia
Biografie
LINGUA ita
Dispositivi supportati
Computer
E-Readers
iPhone/iPad
Androids
Kindle
Kobo

Descrizione

Dall’incontro con Rocco Chinnici,
Falcone e Borsellino
al maxiprocesso.
 
Dal delitto Pecorelli a Mafia capitale,
al processo sulla trattativa.
 
Il racconto di un protagonista
in prima linea contro le mafie
e la criminalità organizzata.
 
– Ma la trattativa c’è stata o no?
– L’accordo tra mafia e Stato non è una novità,
risale alle origini dell’una e dell’altro.
Colloquio tra Alfredo Galasso e il pentito di mafia
allora suo assistito Angelo Siino,
ex “ministro dei Lavori pubblici” di Cosa nostra
 
Alfredo Galasso ricostruisce nella forma del racconto in prima persona l’avventura di una vita. Una testimonianza esclusiva che attraversa gli ultimi quarant’anni della storia d’Italia, segnati da efferati omicidi, misteri e poteri occulti, logge massoniche, politici corrotti, criminali sanguinari, ma anche da una straordinaria schiera di uomini di Stato integerrimi e combattivi che hanno lottato fino al sacrificio più estremo.
Avvocato di parte civile in molti processi, amico personale di Falcone, Borsellino e altri protagonisti della lotta alla mafia, Galasso rievoca gli anni della nascita del pool, il maxiprocesso conclusosi a Palermo nel 1992 con la condanna del gotha di Cosa nostra, il processo Pecorelli che vide sul banco degli imputati Giulio Andreotti e infine quello di Mafia Capitale, fornendo per ognuno numerosi particolari inediti. Un testimone d’eccezione, legale tra gli altri dei collaboratori di giustizia Angelo Siino (il “ministro dei Lavori pubblici di Cosa nostra”, custode di svariati segreti e protagonista di tanti processi, compreso quello tuttora in corso sulla Trattativa) e Calogero Brusca, cugino di Giovanni Brusca, il killer di Capaci. Una storia per le giovani generazioni (e non solo), per non dimenticare, ora che la parola mafia sembra quasi scomparsa dai radar dell’informazione.